Aphelocoma insularis
La ghiandaia di Santa Cruz (Aphelocoma insularis Henshaw, 1886) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Corvidae[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, insularis, è un chiaro riferimento all'areale di diffusione di questi uccelli. DescrizioneDimensioniMisura fino a 31 cm di lunghezza, per 80-100 g di peso. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto massiccio, muniti di grossa testa squadrata e appiattita, becco conico e massiccio dalla punta lievemente adunca, ali arrotondate e digitate, forti zampe e lunga coda (quasi la metà del totale) dall'estremità squadrata: nel complesso, questi uccelli somigliano molto all'affine ghiandaia occidentale, dalla quale si differenzia per la separazione più netta delle varie aree colorate (che in questa specie non sfumano l'una ell'altra) e per il collare pettorale accennato e di colore azzurro. Il piumaggio è di colore blu-azzurro su fronte, vertice, nuca, lati del collo, guance, copritrici, remiganti, codione e coda: dai lati del becco all'area temporale è presente un alone di un blu più scuro, che forma una mascherina facciale, sormontata superiormente da un sottile sopracciglio bianco. La gola è bianca, cinta inferiormente da un collare blu, e bianchi sono anche il petto, il ventre ed il sottocoda: il dorso e le ali, invece, sono di color grigio ardesia con sfumature cannella, presenti anche sulla punta delle remiganti secondarie. Il lungo becco e le zampe sono di colore nero, mentre gli occhi sono di colore bruno scuro. BiologiaSi tratta di uccelli dalle abitudini di vita diurne, che vivono in coppie o in gruppetti familiari, non di rado aggregandosi all'infuori della stagione riproduttiva in stormi più grandi, che possono contare fino a una ventina d'individui. La ghiandaia di Santa Cruz è un uccello molto vocale: questi animali si tengono in contatto vocale quasi continuo mediante una serie di vocalizzazioni differenti, accomunate però dall'essere stridule e gracchianti. AlimentazioneLa ghiandaia di Santa Cruz è un uccello onnivoro, la cui dieta si compone di una grande varietà di cibi, sia di origine animale (uova e nidiacei provenienti da nidi razziati, piccoli rettili e mammiferi, insetti, invertebrati e le loro larve) che vegetale (semi, granaglie, bacche, frutta, pinoli e ghiande, in particolar modo quelle della quercia delle Channel Islands): in generale, questi uccelli sono più proni a una dieta carnivora durante la primavera, mentre man mano che la stagione va avanti l'apporto vegetale aumenta, fino a divenire preponderante durante i mesi invernali. Come molti altri corvidi, anche questa specie è solita durante il periodo caldo mettere da parte il cibo in surplus in buche del terreno, allo scopo di recuperarlo durante i mesi invernali, quando il cibo scarseggia. RiproduzioneSi tratta di uccelli monogami, che cominciano a riprodursi agli inizi di marzo: i due sessi collaborano sia nella costruzione del nido (a forma di coppa con ampia piattaforma circostante, edificato a 1-8 m d'altezza intrecciando rametti e fibre vegetali e foderando l'interno con materiale più soffice) che nella cova delle 3-5 uova (che dura circa 30 giorni e viene portata avanti dalla sola femmina, nutrita e sorvegliata dal maschio) e nelle cure parentali dei nidiacei, i quali, ciechi ed implumi alla schiusa, s'involano attorno alle tre settimane di vita e sono virtualmente indipendenti (pur continuando a rimanere coi genitori presso il loro gruppo d'appartenenza) attorno al mese e mezzo d'età[3]. Distribuzione e habitatCome intuibile sia dal nome comune che dal nome scientifico, la ghiandaia di Santa Cruz è endemica dell'isola di Santa Cruz, nelle Channel Islands californiane: in base ai ritrovamenti fossili, la specie è vissuta in tempi preistorici (fra il Pleistocene e l'Olocene) anche sulla vicina isola di Santa Rosa[4], mentre mancano per ora resti che ne attestino la presenza nelle altre isole del gruppo delle Northern Channel Islands. L'habitat di questi uccelli è rappresentato da un'area di macchia mediterranea di circa 250 km2, ricoperta da querce e ginepro e con ampie radure erbose e cespugliose[1]. TassonomiaLa ghiandaia di Santa Cruz è stata in passato classificat acome sottospecie della ghiandaia occidentale, dalla quale è stata separata (sebbene alcuni autori contestino questa celta) in base a differenze morfologiche, ecologich, di richami e di DNA mitocondriale[6] Note
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