Antonio d'Orléans (1866-1930)

Antonio d'Orléans
Duca di Galliera
Stemma
Stemma
In carica4 luglio 1890 –
24 dicembre 1930
PredecessoreAntonio d'Orléans
SuccessoreAlfonso d'Orléans
Nome completoAntonio Maria Luis Felipe Juan Florencio de Orléans y Borbon
Altri titoliInfante di Spagna
NascitaSiviglia, 23 febbraio 1866
MorteParigi, 24 dicembre 1930 (64 anni)
Luogo di sepolturaMonastero dell'Escorial
DinastiaBorbone-Orléans
PadreAntonio d'Orléans
MadreLuisa Ferdinanda di Borbone-Spagna
ConiugeEulalia di Borbone-Spagna
FigliAlfonso d'Orléans
Luigi Ferdinando d'Orléans
ReligioneCattolicesimo

Antonio Maria Luis Felipe Juan Florencio de Orléans y Borbon, duca di Galliera (Siviglia, 23 febbraio 1866Parigi, 24 dicembre 1930), fu un infante di Spagna e quarto duca di Galliera. Egli era un membro della famiglia reale spagnola e nipote di Luigi Filippo d'Orléans, re dei francesi.

Infanzia e gioventù

Antonio fu l'unico figlio maschio sopravvissuto fino all'età adulta del principe Antonio d'Orléans, duca di Montpensier, e della moglie, l'infanta Luisa Ferdinanda di Borbone-Spagna. Attraverso il padre egli era nipote di re Luigi Filippo di Francia e della moglie Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie; per parte materna egli era nipote di Ferdinando VII di Spagna e della moglie Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie.

Antonio nacque a Siviglia, poco prima della fine del regno della zia Isabella II di Spagna; a causa della gloriosa rivoluzione del 1868 che cacciò la sua famiglia dalla Spagna, egli trascorse la maggior parte della sua infanzia all'estero. Il padre, ambizioso e liberale, cercò di creare dei rapporti con i rivoluzionari che lo avevano costretto a fuggire dalla patria d'adozione; la ribellione era stata organizzata con il suo denaro ed egli sperava quindi di essere eletto re in cambio. I tentativi di trattative fallirono ed il bando della Casa d'Orléans venne confermato dal governo spagnolo ad interim.

Nel dicembre 1874 il colpo di stato del generale Arsenio Martínez Campos permise la restaurazione della monarchia ed il giovane Alfonso XII venne incoronato a seguito della rinuncia al trono della madre; pochi mesi dopo gli Orléans vennero perdonati per il loro ruolo nella rivolta e Antonio tornò con la famiglia a Siviglia, a Palacio de San Telmo. Nel 1878 Alfonso XII sposò la sorella maggiore di Antonio, Mercedes, e la riconciliazione tra le due dinastie fu quindi completa.

Matrimonio

Il 6 marzo 1886, a Madrid, Antonio sposò sua cugina, l'infanta Eulalia di Borbone-Spagna, figlia della regina Isabella II e del marito, il duca Francesco di Cadice.[1]

La moglie gli diede tre figli:

Il matrimonio diede ad Antonio la possibilità di svolgere qualche ruolo ufficiale alla corte di Madrid; nel 1892 egli partecipò al viaggio della moglie a Cuba e negli Stati Uniti per le celebrazioni del 400º anniversario della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo. Antonio, però, era incostante e stravagante, mentre sua moglie era una donna forte e acculturata che si rifiutava di sopportare le umiliazioni causate dal marito. Essi si separarono quindi poco dopo il loro ritorno in Spagna; il 31 maggio 1901 essi firmarono i documenti necessari per la separazione legale davanti al console generale spagnolo a Parigi.[2]

Duca di Galliera

Nel 1895 re Umberto I d'Italia riconobbe l'infante Antonio come erede del titolo di Duca di Galliera; l'erede legittimo del titolo, Filippo De Ferrari de La Renotière (18501917), aveva rl0eredità paterna e l'ultima duchessa, Maria Brignole Sale (1812-1888), lo aveva lasciato in eredità a suo padre.

Umberto I lo riconcesse - come nuova concessione - a lui con regio decreto del 24 marzo 1895.[3]

Nel 1900 Antonio d'Orléans incontrò Marie-Louise Le Manac'h (18691949), vedova di Simon Guggenheim, all'Hotel Savoy a Londra; immediatamente sedotto dalla giovane bretone, Antonio intrecciò con lei una relazione amorosa, che visse pubblicamente a Londra, Parigi e Siviglia. Egli non riuscì però a rimanere fedele nemmeno all'amante e nel 1906 si stancò della donna che aveva gradualmente inserito nell'alta società; l'Infante non fu però in grado di uscire completamente indenne dalla relazione, visto che Marie-Louise, furiosa per la rottura, gli ruppe alcuni denti colpendolo con un ombrello.

Durante tutti questi anni, Antonio ebbe uno stile di vita costoso e dilapidò la fortuna di famiglia, mentre l'ex moglie viveva in relativa povertà; nel 1919, a causa delle eccessive spese, fu costretto a vendere le sue terre nel ducato italiano.

Antonio morì anch'esso in relativa povertà a Parigi, nel 1930; i suoi resti vennero trasferiti nel Pantheon dei Principi all'Escorial.

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Luigi Filippo II di Borbone-Orléans Luigi Filippo I di Borbone-Orléans  
 
Luisa Enrichetta di Borbone-Conti  
Luigi Filippo di Francia  
Luisa Maria Adelaide di Borbone-Penthièvre Luigi Giovanni Maria di Borbone-Penthièvre  
 
Maria Teresa d'Este  
Antonio d'Orléans  
Ferdinando I delle Due Sicilie Carlo III di Spagna  
 
Maria Amalia di Sassonia  
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie  
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena Francesco I di Lorena  
 
Maria Teresa d'Austria  
Antonio d'Orléans  
Carlo IV di Spagna Carlo III di Spagna  
 
Maria Amalia di Sassonia  
Ferdinando VII di Spagna  
Maria Luisa di Borbone-Parma Filippo I di Parma  
 
Elisabetta di Borbone-Francia  
Luisa Ferdinanda di Borbone-Spagna  
Francesco I delle Due Sicilie Ferdinando I delle Due Sicilie  
 
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena  
Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie  
Maria Isabella di Borbone-Spagna Carlo IV di Spagna  
 
Maria Luisa di Borbone-Parma  
 

Onorificenze

Note

  1. ^ Spain, in "The Times", 8 marzo 1886, p. 5
  2. ^ The Case of Princess Eulalia, in "New York Times", 3 giugno 1901, p. 7
  3. ^ Alberto Casella, Cadetti della Real Casa, feudatari del Papa e dell’Imperatore, principi - vescovi. Il titolo di principe in Piemonte (seconda parte), in Rivista del Collegio Araldico, anno CXIX, n. 2 (dicembre 2022)., p. 127.

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Predecessore Duca di Galliera Successore
Antonio d'Orléans 4 luglio 1890 – 24 dicembre 1930 Alfonso d'Orléans
Controllo di autoritàVIAF (EN3214151595770105470000 · ISNI (EN0000 0004 6364 5623 · BNF (FRcb171682272 (data)
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