Antonio Viviani«in dipingere sempre a fresco, e star nell'humido de' muri a lavorare» Antonio Viviani, detto il Sordo di Urbino, (Urbino, 1560 – Urbino, 6 dicembre 1620[1][2]) è stato un pittore italiano. BiografiaNato ad Urbino nel 1560 e documentato come artista a partire dal 1581, si inserisce nella corrente tardo-manierista sotto l'influsso dell'urbinate Federico Barocci, di cui il Viviani divenne uno dei più valenti allievi. In questo primo periodo, nella città marchigiana, collaborò col maestro alla realizzazione dell'Oratorio della Santissima Annunziata. Dopo il 1585 è attivo a Roma, partecipando alla realizzazione degli affreschi alla Biblioteca Apostolica Vaticana e alla Scala Santa (tra il 1585 e il 1590). Viviani dipinse altresì le volte della Loggia di Palazzo Altemps e quelle di alcune sale del Palazzo Barberini; questi affreschi furono parzialmente distrutti da un incendio avvenuto alla fine del Settecento e rimpiazzati da tele di Lorenzo Pecheux. Il periodo capitolino, invero molto prolifico, lo portò a ultimare anche numerose tele realizzate in diverse chiese romane. Successivamente, tra il 1596 e il 1598, si trasferì a Genova. Nella sua città natale, alla quale fece ritorno dopo aver salutato la Liguria, completò molte opere, tra le quali si ricordano in particolare le Cappelle della Concezione e del Santissimo Sacramento nel Duomo di Urbino. Fu durante quel periodo che si guadagnò l'appellativo de "il sordo" a causa della menomazione contratta sul lavoro, stando per lunghi periodi a contatto con l'umidità dei muri affrescati. Risultano numerose le sue opere, affreschi e tele, disseminate per tutto il Ducato di Urbino: si pensi soprattutto agli affreschi eseguiti nella chiesa di San Pietro in Valle a Fano tra 1618 e 1620, le cui opere su tela sono ora conservate presso la Pinacoteca civica della medesima città. Notevoli anche le tele presenti nelle chiese di Cagli, Cantiano e Pergola. È stata a lui attribuita anche un'annunciazione su tela, conservata presso la chiesa di Castelleone di Suasa.[3] L'artista si spense nel 1620 all'età di sessant'anni nella città in cui era nato.[1] OpereMusei e chiese che contengono opere dell'artista:
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia