Ha un figlio, Gianmario, anch'egli calciatore. e una figlia.
Carriera
Giocatore
Cresciuto nel vivaio del Torino, esordì in prima squadra il 20 marzo 1983 in Torino-Fiorentina (2-0)[2], subentrando all'83' a Carlo Borghi. Il 18 maggio, al suo esordio in Coppa Italia, realizzò il suo primo gol in maglia granata, siglando il raddoppio nella vittoria casalinga contro il Napoli (2-0) ai quarti di finale[3].
Rimase al Toro per ben 6 stagioni fino alla retrocessione del club del 1989. Venne quindi venduto alla Roma con cui rimase poco più di cinque stagioni, aggiudicandosi la Coppa Italia nella stagione 1990-1991, e disputando la finale di andata della Coppa UEFA 1990-1991 contro l'Inter, vinta dai nerazzurri.
Nel novembre del 1994 passò al Como in Serie B dove concluse la sua carriera dopo la retrocessione dei lariani in Serie C1. Ha totalizzato complessivamente 245 presenze e 18 reti in Serie A e 20 presenze in Serie B.
Dirigente
Rientra in orbita granata nel 2001 come coordinatore tecnico del settore giovanile[4], divenendo poi responsabile del settore giovanile nel 2003[5], carica che continua a rivestire anche dopo il fallimento del 2005 per volere del nuovo presidente Urbano Cairo.
Il 29 luglio 2011 viene nominato direttore generale del Torino[6]. Nel settembre del 2012 inizia il corso da direttore sportivo a Coverciano.[7]
Il 1º Luglio 2021 il Torino, con una nota sul suo sito ufficiale, comunica la risoluzione del contratto con Antonio Comi.