Anno zero - Guerra nello spazio
Anno zero - Guerra nello spazio è un film del 1977, diretto da Alfonso Brescia. È una storia di genere fantascientifico che fa parte di una serie di pellicole a basso costo girate da Brescia con lo pseudonimo di Al Bradley. È da alcuni considerato un remake di Terrore nello spazio del 1965 di Mario Bava.[1] TramaIn un futuro remoto, un'astronave terrestre atterra su un pianeta sconosciuto, dopo avere ricevuto dei misteriosi segnali radio. Il pianeta sembra desolato ma ben presto l'equipaggio scopre i resti di un'antica città. I membri della spedizione scoprono gli ultimi sopravvissuti di un popolo che un tempo aveva abitato il pianeta: essi sono oppressi da una malvagia entità che infesta il mondo. Si tratta di una grande macchina, una sorta di robot sofisticato. È costui il responsabile dei misteriosi messaggi captati sulla Terra, usati come espediente per attirare in trappola i visitatori da altri pianeti e renderli schiavi. Gli abitatori del pianeta per sfuggire a questa minaccia vivono in gallerie. Il gruppo di terrestri riuscirà a liberarli dalla schiavitù distruggendo il robot, ma lo spirito malvagio della macchina riuscirà a trasferire la propria energia e possedere uno dei membri dell'equipaggio per essere portato sulla Terra. ProduzioneIl film fa parte di un gruppo di cinque pellicole a basso costo realizzate da Alfonso Brescia tra il 1977 e il 1978, riutilizzando quasi per intero gli stessi set e il medesimo cast.[2] Le scene ambientate sul suolo del pianeta vennero girate all'interno delle grotte di Collepardo.[3] DistribuzioneLa pellicola è entrata nel pubblico dominio negli Stati Uniti (non in Italia). CuriositàIl regista Alfonso Brescia ha dedicato al tema dello spazio tre pellicole:
Accoglienza e critica«Alfonso Brescia tenta la strada della fantascienza all'italiana realizzando, sulla falsariga dei modelli americani, una saga spaziale che prosegue con Cosmo 2000 - Battaglie negli spazi stellari e con La guerra dei robot. Costruiti in maniera frettolosa [...] i tre film non riscossero particolare attenzione. Probabilmente, la personalità di Brescia si è rivelata meglio in occasione del fanta-erotico La bestia nello spazio.» Note
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