Annamaria TestaAnnamaria Testa (Milano, 30 giugno 1953) è una pubblicitaria, giornalista e saggista italiana. BiografiaLa sua carriera come redattrice pubblicitaria inizia nel 1974. Tra i suoi lavori più noti si possono citare le campagne Passaparola per Perlana, Gioconda per Ferrarelle e Sfrizzola il velopendulo per Golia bianca. Tra il 1983 e il 1996 è presidente e direttore creativo dell'agenzia pubblicitaria TPR, poi Bozell TPR, da lei fondata. Giornalista pubblicista dal 1988, collabora con diverse testate giornalistiche e con la RAI (Rai 3 sotto la gestione di Angelo Guglielmi), e si occupa di comunicazione politica. Dal 2012 ha una rubrica fissa sull'edizione online di Internazionale.[1] Dal 1996, come consulente, realizza interventi di carattere strategico e progetti di comunicazione per imprese e istituzioni. Nel marzo del 2005 fonda a Milano la società Progetti Nuovi, che si occupa di progetti integrati di comunicazione. Nel 2008 ha messo online Nuovo e Utile, un sito non a scopo di lucro dedicato alla diffusione di teorie e pratiche della creatività. Tra il 2010 e il 2011 ha fatto parte della Giuria dei Letterati del premio Campiello.[2] Nel 2012 è entrata nella Hall of Fame dell'Art Directors Club Italiano, prima donna pubblicitaria negli oltre 25 anni di vita del club. Dal 1989 al 1997 è stata docente al master dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Ha insegnato "Teorie e tecniche della comunicazione creativa" in varie università: tra il 1994 e il 1995 all'Università La Sapienza di Roma (facoltà di sociologia); dal 1998 al 2006 all'università IULM di Milano (facoltà di scienze della comunicazione); tra il 2001 e il 2002 all'Università degli Studi di Milano e all'Università degli Studi di Torino; dal 2007 insegna presso l'Università Bocconi di Milano[3] continuando ad essere consulente di diverse grandi aziende. Nel febbraio 2015 si è fatta promotrice dell'iniziativa #dilloinitaliano che mira a ridurre l'uso frequente e arbitrario di termini inglesi, il cosiddetto itanglese, in particolare nel linguaggio dell'amministrazione, aziendale e pubblicitario. È critica contro l'introduzione di pubblicità promozionale nelle scuole.[4] Pubblicazioni
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