Angelo Parodi
«I tifosi mi chiamano il figlio di Dio, ma tu certamente sei il figlio del diavolo» Angelo Parodi (Gaeta, 8 settembre 1900[2] – Napoli, 15 luglio 1981[3]) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante.[4] BiografiaDi origine ligure, il papà era di Chiavari, visse l'adolescenza prima a Gaeta, sua città natale, e poi a Bagnoli, dove il genitore trovò un impiego presso la neonata Ilva. Sposatosi, ebbe due figlie, Adriana ed Amalia[5]. CarrieraFu soprannominato il Figlio del diavolo[5][6], per l'impeto ed il modo di giocare, che lo portarono ad essere uno dei più forti attaccanti in circolazione dei primi anni venti. Calcò i palcoscenici del massimo campionato italiano per 8 anni consecutivi, dal 1919 al 1927. Cresciuto nelle giovanili della Bagnolese[5] e del Naples[7], passò alla Puteolana, dove in tre campionati di massima serie segnò 24 gol in 24 gare[7]. A causa del fallimento della squadra granata, passò al Savoia di Torre Annunziata dove nell'unica stagione in casacca biancoscudata realizzò 8 reti in 13 gare[1], giocando in un tridente che mise a segno 30 marcature[8], composto da Giulio Bobbio ed Ernesto Ghisi[1]. Nel 1923 passò di nuovo alla Bagnolese, dove rimase fino al 1932 con due parentesi alla Cavese[5] e all'Aversana[7]. Si ritirò nel 1936, dopo essere tornato per un biennio alla Puteolana e aver chiuso con una presenza nello Stabia[7]. Complessivamente nella massima serie italiana ha giocato 70 gare e siglato 43 reti. StatistichePresenze e reti nei club[7]
PalmarèsClubCompetizioni regionali
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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