Nel 1947 cominciò a dedicarsi al cinema, grazie al sostegno del conte Guido Chigi Lucarini Saracini. Nel 1951 musicò l'Otello di Orson Welles, ma la sua specialità furono i cosiddetti film di viaggio o film di esplorazione. L'autore riprendeva in maniera originale materiale folclorico locale, registrato negli stessi luoghi delle riprese, ma utilizzando tutte le possibilità della tecnologia per ottenere un nuovo suono. Esempi di questo stile si ritrovano in Magia (1954), Continente perduto (1955), Tam tam Mayumbe (1955), L'impero del sole (1956), L'ultimo paradiso (1957), La muraglia cinese (1958), Calypso (1958). Ma il film, delle cui musiche è coautore insieme a Georges Auric, che ottenne il maggiore successo internazionale è Il gobbo di Notre Dame, del 1956, protagonisti Anthony Quinn e la star italiana numero uno di quel periodo: Gina Lollobrigida.
Uomo eclettico, scrisse anche un racconto sui pirati, collezionò antichità, libri e medaglie vaticane, amò viaggiare, fu un abile fotografo e trascorse molto tempo con la sua famiglia. Scelse Gavi come luogo di adozione, cittadina in cui a lungo visse e dove morì.[1]
Dal 2001 esiste il Festival Internazionale "A.F. Lavagnino" Musica e Cinema.
Angelo Francesco Lavagnino, Il difficile mestiere del compositore cinematografico. Scritti, conferenze, interviste (1950-1984), a cura di Alessandro Cecchi, Roma, NeoClassica, 2022.