Angelica archangelica
L'angelica (Angelica archangelica L., 1753) è una pianta biennale della famiglia delle Apiacee (o Ombrellifere).[2] DescrizioneL'aspetto è quello classico della famiglia delle ombrellifere più note (finocchio, sedano, prezzemolo ecc.) Distribuzione e habitatLa specie è presente in Groenlandia, Europa settentrionale e orientale, Asia settentrionale, sino alla Siberia orientale.[1][2] Principi attivi
UsiGastronomiaI gambi sono utilizzati in pasticceria e confetteria come frutta candita. Le parti tenere possono essere usate come condimento per aromatizzare insalate o minestre. I semi e i gambi possono venire impiegati nella preparazione di liquori. Impiego terapeuticoViene usata in erboristeria che ne utilizza le radici, le foglie ed i semi, però i maggiori trattati ne limitano l'assunzione e consigliano l'uso dietro consulto medico perché ad alte dosi la pianta è velenosa e fotosensibilizzante e ne vietano l'uso in gravidanza e allattamento. La radice di angelica è un tonico, e può venire usato contro la stanchezza e l'astenia. L'angelica si rivela inoltre essere un buon stimolante dell'apparato digestivo. È indicata in caso di dolori e spasmi intestinali, dispepsia, gas intestinali. La somiglianza con le altre Ombrellifere, tra cui la velenosa Cicuta impone una certa attenzione nella raccolta. La Cicuta emana uno sgradevole odore di urina e le foglie sono molto più simili al prezzemolo. ProfumeriaL'angelica mischiata alla mirra e diluita con alcol puro a 95° si usa per preparare un profumo deodorante. Note
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