Il nome del genere deriva dal greco"ankistros" (= amo da pesca) e "karphos" (= pula) e fa riferimento ai petali di queste piante.[3]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Asa Gray (1810-1888) nella pubblicazione " Proceedings of the American Academy of Arts and Sciences. Boston, MA" (Proc. Amer. Acad. Arts 7: 355) del 1868.[4]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta o da ascendente a prostrata. Altezza media delle piante: 0,5 – 14 cm.
Foglie. Le foglie in genere sono disposte in modo alternato e sono quasi sempre sessili (o sub-picciolate). La lamina è intera con forme generalmente da oblanceolate a obovate; i margini sono continui. Spesso la superficie è tomentosa o lanosa su entrambe le facce.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono sub-scapose (da 1 a 2 - 5 capolini). Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale peduncolato di tipo discoide (con fiori omogami) o disciforme (con fiori eterogami). Possono essere presenti capolini radiati (o sub-radiati). I capolini sono formati da un involucro poco appariscente, composto da 0 - 3 o 6 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, a consistenza cartacea e colorate, sono disposte in modo più o meno embricato e possono essere connate alla base (strati di stereoma indiviso); hanno un margine ialino. Il ricettacolo è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma normalmente è piatta o conica.
Fiori. I fiori (pochi per capolino; da 5 a 11 quelli femminili; da 3 - 6 quelli maschili) sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:
fiori del disco esterni: sono femminili; sono trinervati; la forma varia da simile ad una barca a ovoidale con ali erette o incurvate;
fiori del disco centrali: sono funzionalmente maschili; le forme sono tubulari con apici da incurvati a uncinati;
In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.
Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4); i lobi hanno delle forme da lanceolate o deltate a lineari. I colori della corolla sono porpora o tonalità vicine.
Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle forme concave; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).[7]
Gineceo: l'ovario è inferouniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma molto allungata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli dorsali. Le superfici stigmatiche sono separate.[7]
Frutti. I frutti sono degli acheni. Gli acheni sono piccoli a forma oblunga (lievemente obcompressa); la superficie è glabra e colorata di bruno; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari. Il pappo è assente.
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7] Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
Le specie di questo genere sono distribuite in California (e stati contigui) e Messico (nord-ovest).[2]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
Il genere di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[14][15]
Il genere della specie di questa voce appartiene al clade Flag, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae che occupa una posizione più o meno "basale" e con il clade Australasian forma un "fratello". Il clade "FLAG" prende il nome dai suoi quattro generi più grandi: Filago, Leontopodium, Antennaria e Gamochaeta. Ricerche sul DNA delle varie specie di questo genere suggeriscono una sua possibile origine allopoliploide con un antenato vicino alla specie Gnaphalium uliginosum (il tipo di "Gnaphalium").[16] In questo gruppo sono presenti specie dioiche (solo fiori femminili o solo fiori maschili) e piante a portamento cusciniforme. I capolini, in formazioni corimbose o spiciformi, possono essere sottesi da foglie bratteali. Il ricettacolo in alcuni casi è squamoso.
Nelle analisi di tipo filogenetico all'interno del clade "FLAG" al "Lucilia-group" si affianca il Filago group formato dai seguenti generi: Ancistrocarphus, Bombycilaena, Chamaepus, Cymbolaena, Evacidium, Evax, Filago, Logfia, Micropus, Psilocarphus e Stylocline, alcuni attualmente considerati sinonimi di Filago e inclusi in esso (Cymbolaena, Evacidium, Evax). Il principale carattere morfologico che definisce il gruppo sono le palee ricettacolari che sottendono, e più o meno racchiudono, i fiori femminili. La tabella seguente pone a confronto i caratteri dei generi di questo gruppo.[17]
Genere
Distribuzione
Distribuzione delle foglie
Rapporto tra i fiori femminili e le palee del ricettacolo
Struttura dei fiori interni
Pappo
Ancistrocarphus
California
Alternate
Profondamente inclusi
Tutti ermafroditi e funzionalmente maschili
Assente
Bombycilaena
Eurasia e Nord America
Alternate
Profondamente inclusi
Tutti ermafroditi e funzionalmente maschili
Assente
Chamaepus
Afghanistan
Alternate
Profondamente inclusi
Tutti ermafroditi e funzionalmente maschili
Assente
Filago
Eurasia, Nord Africa e Nord America
Alternata
Mediamente sottesi
Alcuni femminili e altri ermafroditi
Assente nei fiori esterni; presente in quelli interni
Logfia
Dall'Europa a Afghanistan
Alternate
Profondamente inclusi
Alcuni femminili e altri ermafroditi
Assente nei fiori esterni; presente in quelli interni
Micropus
Eurasia e Nord Africa
Opposte
Profondamente inclusi
Tutti ermafroditi e funzionalmente maschili
Assente
Psilocarphus
America
Opposte
Profondamente inclusi
Tutti ermafroditi e funzionalmente maschili
Assente
Stylocline
Nord America
Alternate
Profondamente inclusi
Tutti ermafroditi e funzionalmente maschili
Assente nei fiori esterni; presente in quelli interni
I caratteri distintivi del genere Ancistrocarphus sono:[9]
le foglie sono disposte in modo alternato;
gli acheni sono privi di tricomi;
il pappo è assente.
In precedenza queste specie erano incluse nel genere Stylocline Nuttall sect. Ancistrocarphus (A. Gray) A. Gray. Ancistrocarphus si distingue dalla altre specie per la presenza di tre nervature sui petali.[3]
Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.
Rob D. Smissen, Randall J. Bayer, Nicola G. Bergh, Ilse Breitwieser, Susana E. Freire, Mercè Galbany-Casals, Alexander N. Schmidt-Lebuhn & Josephine M. Ward, A revised subtribal classification of Gnaphalieae (Asteraceae), in Taxon, vol. 60, n. 4, 2020, pp. 778-806.