Seconda praetexta composta da Ennio, dopo le Sabinae, l'opera, di argomento romano e di tono patriottico e celebrativo, fu composta per celebrare la vittoria riportata nel 189 a.C. dal consoleMarco Fulvio Nobiliore contro gli Etoli, nell'Epiro meridionale, che si concluse con la presa della città capitale dei nemici, Ambracia[1]. Lo stesso Ennio partecipò, con l'intento di cantare alla maniera ellenistica le gesta del condottiero, alla spedizione[2].