La massa molecolare dei virioni è 52 x 106dalton. I virioni hanno una densità di flottazione in saccarosio di 1,18-1,19 g cm−3; il coefficiente di sedimentazione è di 280 svedberg (s20,w). Il punto di inattivazione termica (Thermal inactivation point, TIP) è a 58 °C. I virioni sono costituiti per il 30% in peso di lipidi, presenti nella membrana lipoproteica virale, di composizione simile ai lipidi delle membrane cellulari delle cellule ospiti. La longevità in vitro (Longevity in vitro, LIV) è 0,35 giorni (a 37 °C in terreno di coltura). In vitro le proprietà dei virioni sono stabili in ambiente blandamente alcalino (pH 7-8). L'infettività è ridotta dopo irraggiamento. A causa della presenza di lipidi, i virioni sono sensibili al trattamento con solventi organici (per esempio, etere) e detergenti[9].
Genoma
Il genoma degli Alphavirus è costituito da un singolo filamento positivo di RNA di circa 11800 nucleotidi[10]. L'estremità 5' porta un cappuccio di 7-metil guanosinametilata e l'estremità 3' una coda poliadenilata. Dopo la penetrazione nella cellula infettata, l'RNA virale scapsidato funziona da RNA messaggero, dirigendo la sintesi delle proteine virali. Viene sintetizzato dapprima un singolo lungo polipeptide che successivamente viene tagliato in frammenti per formare un certo numero di proteine più piccole. Si ha prima la traduzione dell'estremità 5', che codifica per le proteine funzionali; dopo la replicazione del genoma vengono prodotti mRNA subgenomici che produrranno le proteine strutturali corrispondenti all'estremità 3'[11]. I nucleocapsidi completi acquistano l'involucro dalla membrana plasmatica cellulare e solo allora il virione diviene infettivo.
Patogenicità
Gli Alphavirus sono diffusi in tutto il mondo e sono in grado di causare malattie anche all'uomo. Le infezioni da Alfavirus si diffondono attraverso artropodi vettori, soprattutto zanzare. Una volta che un vertebrato viene morso dalla zanzara infetta, il virus può entrare nel flusso sanguigno, provocando viremia. A loro volta le zanzare acquisiscono il virus ingerendo sangue di un ospite viremico; il virus si moltiplica nei tessuti e negli organi della zanzara, comprese le ghiandole salivari. Nella maggior parte dei casi i vertebrati infettati appaiono sani e non infetti (per esempio, gli uccelli nell'encefalite equina dell'ovest (Western equine encephalitis virus). Altre volte, tuttavia, compaiono malattie. Nell'uomo queste ultime sono essenzialmente di due categorie:
Nel singolo individuo la comparsa delle malattie da Alphavirus può essere impedita dal sistema immunitario: nell'immunità specifica sono coinvolti anticorpi neutralizzanti e cellule T; gli Alphavirus sono in grado di provocare inoltre la produzione di interferone[12].
^Weaver S C, Dalgarno L, Frey T K, et al. (editors), «Virus taxonomy. Classification and nomenclature of viruses». In: Seventh report of the International Committee on Taxonomy of Viruses. San Diego, Calif: Academic Press, Inc., 2000. pp. 879–889
^abPowers AM, Brault AC, Shirako Y, et al. «Evolutionary relationships and systematics of the alphaviruses». J Virol. 2001 Nov;75(21):10118-31. PMID 11581380 ( Free article.
^abSteele KE, Twenhafel NA. «Review paper: pathology of animal models of alphavirus encephalitis». Vet Pathol. 2010 Sep;47(5):790-805. PMID 20551475
^abHarley D, Sleigh A, Ritchie S. «Ross River virus transmission, infection, and disease: a cross-disciplinary review». Clin Microbiol Rev. 2001 Oct;14(4):909-32, PMID 11585790 ( Free article.
^Myles KM, Morazzani EM, Adelman ZN. «Origins of alphavirus-derived small RNAs in mosquitoes». RNA Biol. 2009 Sep-Oct;6(4):387-91, PMID 19535909 ( Free article.
^Calisher C H, Karabatsos N. «Arbovirus serogroups: definition and geographic distribution». In: Monath TP (editor), The arboviruses: epidemiology and ecology, Vol. I. Boca Raton, Fla: CRC Press, Inc.; 1988. pp. 19–57
^Luers AJ, Adams SD, Smalley JV, Campanella JJ. «A phylogenomic study of the genus Alphavirus employing whole genome comparison». Comp Funct Genomics. 2005;6(4):217-27, PMID 18629194 ( Free article.
^ten Dam E, Flint M, Ryan MD. «Virus-encoded proteinases of the Togaviridae». J Gen Virol. 1999 Aug;80 (Pt 8):1879-88, PMID 10466783 ( Free article (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2010).
^Griffin DE. «Recovery from viral encephalomyelitis: immune-mediated noncytolytic virus clearance from neurons». Immunol Res. 2010 Jul;47(1-3):123-33. PMID 20087684
Bibliografia
«Togaviridae». In: Gaetano Crepaldi e Aldo Baritussio, Trattato di medicina interna, Vol. III, Padova: Piccin, 2003, pp. 575–7, ISBN 88-299-1642-0 ( Google libri.)
Fauquet CM, Mayo MA, Maniloff J, Desselberger U, Ball LA (Eds): «Virus Taxonomy». In: 'VIIIth Report of the ICTV. London: Elsevier/Academic Press, 2005