All Our Gods Have Abandoned Us
All Our Gods Have Abandoned Us è il settimo album in studio del gruppo musicale britannico Architects, pubblicato il 27 maggio 2016 dalla Epitaph Records e dalla UNFD.[2]
Descrizione
Lo stile dell'album è stato descritto come un misto di hardcore punk, metalcore, screamo sinfonico e post-metal ambientale.[3] Si tratta del primo album pubblicato dagli Architects con il chitarrista Adam Christianson nonché l'ultimo prima della scomparsa del cofondatore, chitarrista e principale compositore Tom Searle, avvenuta il 20 agosto 2016 a causa di una neoplasia.[4] La scrittura del disco e del precedente Lost Forever/Lost Together sono stati profondamente influenzati dalla malattia di Searle, diagnosticatogli nel 2013,[4] e la traccia di chiusura Memento mori (riferimento alla locuzione latina, «ricordati che devi morire») è considerato il canto del cigno del chitarrista.[4][5]
Tracce
Testi e musiche degli Architects.
- Nihilist – 2:51
- Deathwish – 3:52
- Phantom Fear – 4:06
- Downfall – 4:04
- Gone with the Wind – 3:45
- The Empty Hourglass – 4:11
- A Match Made in Heaven – 3:48
- Gravity – 3:18
- All Love Is Lost – 4:20
- From the Wilderness – 3:44
- Memento Mori – 8:12
- Traccia bonus nell'edizione HMV e nell'edizione deluxe australiana
- Silver Bullet – 3:08
- Gruppo
- Altri musicisti (traccia 11)
- Produzione
Note
- ^ Architects - All Our Gods Have Abandoned Us, su Metallized.it. URL consultato il 24 gennaio 2024.
- ^ (EN) ARCHITECTS UK To Release 'All Our Gods Have Abandoned Us' Album In May, su Blabbermouth.net, 7 marzo 2016. URL consultato il 4 febbraio 2024.
- ^ (EN) James Christopher Monger, All Our Gods Have Abandoned Us, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 aprile 2023.
- ^ a b c (EN) James Hickie, Why the message of Architects' All Our Gods Have Abandoned Us resonates more today than ever before, su Kerrang!, 27 maggio 2021. URL consultato il 21 gennaio 2024.
- ^ (EN) Luke Morton, Architects' Tom Searle was a true innovator – and a fighter to the end, su Louder, 21 agosto 2016. URL consultato il 21 gennaio 2024.
Collegamenti esterni
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