Aleksej Vasil'evič Kol'cov

Aleksej Vasil'evič Kol'cov

Aleksej Vasil'evič Kol'cov (Voronež, 1809Mosca, 1842) è stato un poeta russo.

Biografia

Nacque in una famiglia benestante, però non ebbe una istruzione regolare.[1]

Trasferitosi a Mosca, nel 1831, pubblicò nello stesso anno una raccolta di poesie, che ebbero un buon successo, grazie alla novità dell'argomento: la vita rurale e dei contadini, descritte realisticamente e senza idealizzazioni.[1]

Inizialmente seguì Puškin, ma presto realizzò una fusione tra linguaggio letterario e contadino, riuscendo a dare importanza alla poetica contadina.

Il lirismo di Kol'cov si differenziò successivamente: alcune poesie si dimostrarono di stile letterario, altre invece furono ispirate dalla creatività del canto libero, originale, altre, infine, furono intrise di elementi filosofici.[1]

Tra le sue opere si cita La foresta (1838), dedicata al suo suddetto mentore, Il canto dell'aratore, Il falciatore, Il canto dell'amore.

Oltre ai canti amorosi e di libertà, si mise in evidenza con i «canti briganteschi», derivati dalla poesia epica popolare.

Pochi altri scrittori, hanno impreziosito così tanto la lingua russa di parole ed espressioni popolari vitali.[1]

Note

  1. ^ a b c d le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 291.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN30332861 · ISNI (EN0000 0001 0884 2518 · CERL cnp00399960 · LCCN (ENn84095598 · GND (DE118777742 · BNE (ESXX996216 (data) · BNF (FRcb139251183 (data) · J9U (ENHE987007278422105171