Aepyornithomimus tugrikinensis
Aepyornithomimus tugrikinensis Tsogtbaatar et al., 2017 (il cui nome generico significa "imitatore di Aepyornis") è un dinosauro teropode ornithomimide vissuto nel Cretaceo superiore, circa 89.3-83.5 milioni di anni fa (Coniaciano-Campaniano), in quella che oggi è la Formazione Djadokhta, in Mongolia.[1] DescrizioneNonostante sia noto solo per le ossa di una zampa posteriore incompleta, l’Aepyornithomimus doveva essere simile ai più noti ornithomimosauri come Ornithomimus e Struthiomimus. Tuttavia, a differenza di questi ultimi, Aepyornithomimus possedeva zampe posteriori più robuste. Probabilmente l'animale raggiungeva 3 metri (9,8 piedi) di lunghezza.[2] Una combinazione di caratteri unici, o autapomorfie, permette di distinguere questo ornithomimide dai suoi simili: il terzo osso tarsale distale era dotato di un paio di zone concave nel margine posteriore;[2] un capo articolare del secondo metatarso molto robusto nella parte distale; un contatto ricurvo tra le parti prossimali del secondo e del quarto metatarso; un quarto dito allungato; un condilo mediale della prima falange del quarto dito inclinato lateralmente; falangi ungueali allungate.[2] ClassificazioneIn un'analisi filogenetica, Aepyornithomimus è risultato essere un Ornithomimosauria derivato, strettamente correlato a Struthiomimus, Ornithomimus, Gallimimus e Anserimimus. L'esatta sistematica all'interno di questo gruppo di ornithomimidi derivati è ancora incerta, ma sono stati ritrovati strettamente correlati a Deinocheiridae e Archaeornithomimus (raggruppati con un taxon non identificato della Formazione Bissekty). Morfologicamente, sono state osservate alcune caratteristiche che sembrano essere transitorie tra la condizione metatarsale degli ornithomimosauri basali e quelli più derivati, pertanto si crede che A. tugikinensis possa essere una condizione intermedia.[2] Il nome del genere, Aepyornithomimus, si riferisce alla somiglianza delle zampe di questo dinosauro con quelle dell' "uccello elefante" o Aepyornis, unito alla parola greca mimus ossia "imitatore".[2] PaleoecologiaLa Formazione Djadokhta, dove è stato ritrovato Aepyornithomimus, all'epoca era un vasto e arido deserto, simile al moderno deserto del Gobi. Durante il passaggio tra il Campaniano e il Maastrichtiano il clima cambiò rendendo l'ambiente fluviale e più umido, come osservato all'interno della Formazione Nemegt. L’Aepyornithomimus è il primo ornithomimosauro diagnostico ritrovato in questi depositi più vecchi e aridi, indicando che questi animali si adattarono ad una notevole varietà di ambienti.[2] Note
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