Adalberto Minucci
Adalberto Minucci (Magliano in Toscana, 4 marzo 1932 – Roma, 21 settembre 2012) è stato un giornalista e politico italiano. BiografiaNel 1950 si iscrisse al Partito Comunista Italiano, di cui sarebbe divenuto segretario comunale, provinciale e regionale, seppur per pochi mesi. Si trasferì così a Torino nel 1955, all'indomani della sconcertante sconfitta subìta dalla Fiom alle elezioni delle Commissioni interne indette tra i lavoratori della FIAT dello stabilimento di Mirafiori, dove divennero preziose per il suo partito e la rappresentanza sindacale dell'epoca le sue inchieste riportate da cronista, per capire meglio la nuova realtà di fabbrica.[1] Nel corso della sua carriera giornalistica poi, ha diretto per vari anni la redazione piemontese de l'Unità ed è stato il responsabile del PCI torinese negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. Rimase in Piemonte sino agli anni ottanta, assumendo progressivamente ruoli di prim'ordine nel partito fino a diventare responsabile nella dirigenza della segreteria regionale. Inoltre nel 1975 e nel 1983, fu tra gli artefici e tessitore nella coalizione di governo del centrosinistra in Piemonte, che portò il socialista Aldo Viglione alla guida della Presidenza della Giunta Regionale. Membro della direzione nazionale comunista per vent'anni, è stato direttore di Rinascita e ha fatto parte della segreteria del PCI durante la segreteria di Enrico Berlinguer. Responsabile dell'informazione del partito, proprio a causa di questa sua importante carica si è recentemente scoperto che egli fu spiato negli anni Ottanta dai servizi segreti del SISDE.[2] È stato eletto per due legislature alla Camera dei deputati (nel 1983 e 1987) e per una al Senato della Repubblica nel 1992 nelle liste del Partito Democratico della Sinistra. Dal 1993 al 1997 è stato sindaco di Orbetello. Negli ultimi anni, ha fatto parte della direzione nazionale del Partito dei Comunisti Italiani, scrivendo per La Rinascita della sinistra, il giornale dello stesso partito. È stato anche direttore di Left. Malato da molto tempo, il 21 settembre 2012 muore a 80 anni nella sua abitazione romana. Opere
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