Abramo Basevi (Livorno, 29 novembre 1818 – Firenze, 25 novembre 1885) è stato un compositore e critico musicale italiano.
Biografia
Basevi era figlio di Emanuele, medico, importante esponente della comunità ebraica livornese. Ne seguì le orme laureandosi in medicina all'Università di Pisa.[1] Cominciò, pertanto, con la professione di medico a Firenze (1858). Si era trasferito a Firenze già tra il 1840 e il 1841 per dar corso alla sua vera aspirazione di musicista e compositore. I suoi primi tentativi come compositore fallirono, ma non si perse d'animo e nel tempo compose varie opere (Romilda ed Ezzelino, 1840, ed Enrico Howard, 1847) e altra musica.
Basevi era il redattore del giornale musicale "L'Armonia". Fondò i "Beethoven Matinées" (1859) che si trasformarono poi in "Società del quartetto di Firenze" (1864). Istituì anche un premio annuale per il miglior Quartetto d'archi.
Nel 1863 fondò i Concerti Populari di Musica Classica. Presenza assidua sui periodici musicali dell'epoca, ha pubblicato uno Studio sulle opere di Giuseppe Verdi (1859), un'Introduzione ad un nuovo sistema d'armonia (1862) e un Compendio della storia della musica (1866).
Denominò "solita forma" la: «solita forma de’ duetti, cioè quella che vuole un tempo d’attacco, l’adagio, il tempo di mezzo, e la Cabaletta» (Studio sulle opere di Giuseppe Verdi, op. cit. p. 82.).
Scritti
- Della certezza, trattato, Livorno, Vannini, 1842
- Studio sulle opere di Giuseppe Verdi, Firenze, Tofani, 1859; rist. Bologna, A.M.I.S., 1978 (facsimile); rist. Milano, Rugginenti, 2001 (edizione critica) - ISBN 88-7665-198-5
- Introduzione ad un nuovo sistema d'armonia, Firenze, Tofani, 1862; rist. Bologna, A.M.I.S., 1978 (facsimile)
- L'ultimo anno di vita del Piovano Arlotto, Firenze, Barbera & Nencini, 1862
- Compendio della storia della musica, Firenze, Guidi, 1865
- Studj sull'armonia, Firenze, Guidi, 1865
- Beethoven op. 18. Con analisi dei sei quartetti, Firenze, Guidi, 1874
- La divinazione e la scienza, Firenze, Cellini, 1876
- La filosofia della divinazione, Firenze, Cellini, 1882
Note
- ^ Liana Elda Funaro, [[1] "Offrire qualche ricordo alla Patria". La donazione Basevi alla Biblioteca Riccardiana di Firenze], in Archivio Storico Italiano, vol. 173, n. 4, Firenza, Casa Editrice Leo S. Olschki s.r.l., ottobre-dicembre 2015, pp. 638-639.
Bibliografia
- A. Pironti, «BASEVI, Abramo». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. VII, Roma: Istituto dell'Enciclopedia, 1965, ad vocem (on-line)
- Andrea Chegai, Sui progressi della percezione. Abramo Basevi e i fondamenti psicologici dell'armonia, "Acta Musicologica", Vol. 72, Fasc. 2, 2000, pp. 121-143
- AA.VV., Storia della Musica, Torino, EDT, 1979-1981.
- Maurizio Mini, Andrea Pellegrini, Livorno, dalla 'musica americana' al Jazz - La storia, le storie, Livorno, Erasmo, 2013, ISBN 978-88-89530-55-9., Collana Erasmo Musica - I Quadrati, pp.180-181
- Susanna Pasticci, "La fonction de la perception dans l’écoute de la mélodie: les théories d’Abramo Basevi", in Mélodie et fonction mélodique comme objets d’analyse, textes réunis par Bruno Bossis, Delatour France, Le Vallier 2013, pp. 65-76.
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Basèvi, Abramo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Luigi Parigi, BASEVI, Abramo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- (EN) Abramo Basevi, in Jewish Encyclopedia, Funk and Wagnalls.
- Alberto Pironti, BASEVI, Abramo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 7, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
- Opere di Abramo Basevi / Abramo Basevi (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Abramo Basevi, su Open Library, Internet Archive.
|