Abbazia di Margam
L'abbazia di Margam (in inglese: Margam Abbey; in gallese: Abaty Margam) è un'abbazia cistercense in rovina del Galles meridionale, situata all'interno del Margam Country Park, nel villaggio di Margam (sobborgo di Port Talbot), e risalente alla seconda metà del XII secolo (1147-1188 circa)[1][2][3][4][5]. Dedicata alla Vergine Maria[4], è una delle più grandi abbazie gallesi del XII secolo[3]. DescrizioneIl complesso presenta una chiesa della lunghezza attuale di 115 piedi[3], ma la cui lunghezza originaria era di 272 piedi[3]. Nell'ala meridionale del complesso, trovano posto le tombe di persone appartenenti alla famiglia Mansel, ovvero la famiglia Mansel che acquisì la tenuta nel XVI secolo.[3] StoriaL'abbazia fu fondata da monaci dell'ordine dei Cistercensi provenienti dall'abbazia di Clairvaux (Francia) dopo il 1147[1][2], anno in cui furono concessi loro dal signore del Gloucestershire Roberto gli appezzamenti terrieri situati tra i fiumi Afan e Kenfing[1][2]. I lavori per la costruzione dell'abbazia durarono circa 40 anni.[2][3] Il nuovo monastero fu chiamato "Margan" o "Morgan".[2] Intorno alla fine del XII secolo (1188 circa), l'abbazia iniziò ad esercitare un'influenza notevole nella vita religiosa, economica e culturale della contea.[2] I monaci dell'abbazia si mantenevano grazie alla coltivazione dei terreni e al commercio della lana ottenuta dalla tosatura delle pecore di loro proprietà.[1] Tuttavia, nel 1336 i 38 monaci e 40 frati ospitati nell'abbazia si videro costretti a chiedere degli aiuti finanziari, a causa di una carenza di fondi, dovuta all'alta mortalità del bestiame, ad attacchi nemici, ecc.[2] Degli aiuti arrivarono in seguito anche grazie alla riscossione della decima da varie parrocchie.[2] L'abbazia fu fatta chiudere da Enrico VIII d'Inghilterra nell'agosto del 1536[1]: i monaci residenti nell'abbazia, a partire dall'ultimo abate Lewis Thomas furono così fatti sloggiare[1] e le proprietà furono rilevate col benestare del re da Sir Rice Mansel[1]. Negli anni sessanta del XVIII secolo, l'edificio era caduto in uno stato di rovina.[6] Così gli abitanti di Margam fecero una petizione diretta al proprietario della tenuta Thomas Mansel Talbot affinché venissere effettuati dei lavori di restauro[6], ma inizialmente le loro richieste non ottennero ascolto[6]. Tuttavia, dopo che nel 1799 era crollato il tetto e la colonna centrale della chiesa abbaziale a causa delle frequenti gelate[6], decise di avviare dei lavori di restauro che iniziarono nella primavera del 1803[6]. Note
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