100 km del Passatore
La 100 km del Passatore è una competizione podistica di ultramaratona che si svolge annualmente nell'ultimo sabato di maggio con partenza da Firenze e arrivo a Faenza. La gara, che si è svolta per la prima volta nel 1973, è intitolata al Passatore, popolare figura della storia e del folclore romagnolo. StoriaNel 1969 Alteo Dolcini ha fondato la Società del Passatore insieme con Paolo Babini, Pietro Crementi (1931-2021)[1] e Primo Solaroli. L'idea di una corsa di 100 km è stata sviluppata da Alteo Dolcini e Francesco Calderoni partendo dal progetto di organizzare una maratona nel Faentino. Alteo Dolcini, cofondatore anche dell'Ente Vini di Romagna, ha proposto di unire la terra del Sangiovese alla terra del Chianti. L'idea è stata lanciata alla stampa alla taverna di Oriolo dei Fichi dai giornalisti Renato Cavina (Corriere dello Sport - Stadio, La Gazzetta dello Sport) e Carlo Raggi (il Resto del Carlino). Nel 1973 l'Unione operai escursionisti italiani (UOEI) sotto la presidenza di Checco Calderoni, l'Ente Vini e la Società del Passatore hanno organizzato la prima edizione della gara, chiamata "100 km del Passatore Firenze-Faenza". La prima sede dell'organizzazione è stata la casa di Angela Bettoli, all'epoca segretaria dell'UOEI, presidente della manifestazione era Elio Assirelli, direttore di gara, fin dalla prima edizione, è Pietro Crementi. La corsa ha assegnato il titolo del Campionato del mondo di ultramaratona nel 1991, del Campionato europeo di ultramaratona nel 1997 e nel 2004 e numerosi titoli del Campionato italiano FIDAL. PercorsoOriginariamente la corsa seguiva per intero il tracciato della strada statale 302 Brisighellese Ravennate, con partenza da Piazza della Signoria a Firenze e arrivo a Faenza in piazza del Popolo, attraversando i comuni di Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi e Brisighella. Snodandosi attraverso l'Appennino tosco-romagnolo, il percorso è caratterizzato da notevoli dislivelli e raggiunge il punto più alto al passo della Colla di Casaglia a 913 metri.[2] In seguito, per ragioni legate essenzialmente al traffico automobilistico, la prima parte del tracciato è stata cambiata. Da Firenze, anziché imboccare direttamente la via Faentina e proseguire lungo la valle del Mugnone sulla SR 302, il percorso esce dalla città in direzione di Fiesole, attraversa la cittadina e prosegue sulla via dei Bosconi, che si riallaccia alla SR 302 in prossimità del passo della Vetta le Croci (518 m s.l.m.). Sino a questo punto il percorso è chiuso al traffico automobilistico. Dopo di che la gara prosegue sul tracciato storico ed è permesso il transito ai veicoli. Lungo il percorso sono presenti tre traguardi intermedi, a Borgo San Lorenzo 195 m (31,5 km), Colla di Casaglia 913 m (48 km) e a Marradi 328 m (65 km). L'altimetria è la seguente:
Albo d'oro
PlurivincitoriCi sono stati 21 vincitori diversi nella gara maschile:
Ci sono state 27 vincitrici diverse nella gara femminile:
Vittorie per nazione
Record di partecipazioniDalla quinta edizione è stato istituito il premio speciale "Io c'ero" per i concorrenti riusciti ad arrivare al traguardo 5, 10, 15, 25, 30, 35, 40, 45 volte. Come da tradizione faentina il premio è una ceramica creata da Vittoria Monti. Al 2018, due concorrenti hanno portato la gara a termine 45 volte: Walter Fagnani di Verona e Marco Gelli di Sesto Fiorentino; entrambi furono assenti solamente alla prima edizione del 1973.[5] Nel campo femminile questa particolare classifica conduce Natalina Masiero di Padova che nel 2017 ha concluso 35 edizioni della manifestazione. Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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