Zoea (sommergibile 1938)
Lo Zoea è stato un sommergibile posamine della Regia Marina. StoriaCausa i suoi ampi spazi ricavati per le mine, fu molto impiegato in missioni di trasporto, svolgendo 21 missioni di questo tipo[4]. Il 18 giugno 1940 fu il primo sommergibile italiano ad effettuare una missione di tale tipo: partì per Tobruk con 48 tonnellate di munizioni[5], facendo ritorno a Taranto il 24[6]. Il 29 giugno fu inviato nelle acque a ovest di Alessandria per posare delle mine, ma due di queste scoppiarono accidentalmente obbligando ad interrompere la posa; lo Zoea si spostò poi a sud di Creta ma fu attaccato e danneggiato da un aereo, dovendo tornare a Taranto[6]. Il 10 ottobre partì da Taranto per posare uno sbarramento di mine nella zona di Haifa (in un'analoga missione, più o meno contemporanea, nella stessa zona, scomparve il gemello Foca). Nel maggio 1941 fu visitato a Bardia da Erwin Rommel, che ringraziò per il trasporto di 80 tonnellate di benzina destinate all'Afrika Korps[7]. Nell'estate del 1941 affondò nel porto di Taranto per un errore nell'apertura di alcune valvole e sfoghi; fu comunque in breve recuperato e rimesso in funzione[7]. Nel giugno 1942, mentre rientrava dalla Libia (aveva trasportato carburante e provviste da Taranto a Derna con partenza il 24 giugno), fu oggetto dell'attacco da parte di un bombardiere Bristol Blenheim, che respinse e danneggiò[6]. Agli inizi di settembre 1943, nell'ambito del «Piano Zeta» di contrasto all'imminente sbarco anglo-americano a Salerno, fu dislocato in funzione difensiva nel Mar Ionio[8]. In seguito all'armistizio si consegnò agli Alleati ad Augusta e da lì poi, il 16 settembre, si spostò a Malta ove giunse l'indomani (dovette compiere tutta la navigazione in immersione per non rischiare di essere avvistato e scambiato per sommergibile ancora nemico da unità alleate); il 13 ottobre lasciò Malta (in gruppo con altri 14 sommergibili fra i quali il gemello Atropo) per rientrare in Italia[6][9]. Nel 1944 fu messo in cantiere per lavori che non terminarono mai per la fine della guerra: nel dopoguerra fu radiato e quindi avviato alla demolizione[7]. Lo Zoea aveva svolto in tutto 32 missioni di guerra, percorrendo complessivamente 31.192 miglia in superficie e 2689 in immersione[10]. Note
Bibliografia
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