Durante la sua prima sfilata incontra il più maturo Pierre Bergé, che in seguito diventerà non solo suo socio d'affari (con lui fonderà finalmente la sua azienda, la Yves Saint Laurent Company), ma anche compagno nella vita.
Le riprese, svolte durante tutto il giugno 2013, hanno avuto luogo specialmente a Parigi (dove realmente Yves si è formato e ha creato la sua azienda) e in parte anche a Marrakech, in Marocco.[2] La scena della sfilata della famosa collezione Saint Laurent del 1976 "Opéra Ballets Russes" è stata completamente ricostruita proprio nella sede originale della sfilata, il Westin Hotel (prima chiamato "InterContinental"), a Parigi. Il tutto è stato realizzato con l'aiuto e collaborazione del reale socio e compagno di Saint Laurent Pierre Bergé.
Bergé ha prestato al set del film esattamente 77 abiti vintage dell'epoca provenienti dai suoi magazzini, ed ha anche permesso al regista Lespert di girare alcune scene nella sua vera sede sulla Avenue Marceau di Parigi.[3]
Ho gradito molto partecipare al film, basato in gran parte sulla biografia, di Yves Saint Laurent, scritta da Laurence Benaïm, e sui ricordi scritti nel mio libro Letters to Yves, che mostrano appieno i demoni dello stilista. Ci sono dettagli del film che non mi piacciono, ma questo non ha alcuna importanza. Bisogna prendere il film così com'è, nel suo insieme: imperfetto, come la vita di Saint Laurent![4]
Colonna sonora
La colonna sonora del film è stata affidata al compositore Ibrahim Maalouf, il quale ha lavorato ad un intero album appositamente per il lungometraggio.[5][6] L'album completo della soundtrack del film è stato pubblicato a dicembre del 2013, poco prima dell'uscita del film stesso.
Il 7 febbraio dello stesso anno è stato presentato al Festival di Berlino, dove ha ricevuto il plauso di critica e pubblico.[9][10]
Accoglienza
Incassi
Il film, a fronte di un budget di circa 12 milioni di euro, ha incassato un buon totale di € 21 milioni in tutto il mondo, di cui quasi 2 milioni solo in Francia ed esattamente 723.593[11] tra Stati Uniti e Canada.[12]
Critica
Il film ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica. Sono stati però unanimemente apprezzati i costumi di Madeline Fontaine.
Ad esempio, sul sito webRotten Tomatoes il film riceve il 55% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 6,5/10, basato su 65 recensioni; il consenso critico del sito afferma: "Sebbene vanti ottime interpretazioni da parte di un ottimo cast, Yves Saint Laurent è piuttosto deludente, soprattutto data la popolarissima reputazione del suo protagonista".[13]
Anche su Metacritic ottiene un punteggio medio di 51 su 100, basato su 25 critiche, indicando "recensioni contrastanti o nella media".[14]
Variety lo ha definito "disordinato, goffamente strutturato" ma anche "nonostante tutto, piacevole da seguire".[15]