Xindonga

mappa delle etnie angolane basata sul lavoro di José Redinha

Xindonga è un termine utilizzato dall'etnografo e funzionario portoghese José Redinha nel 1973 per descrivere le popolazioni bantu dell'estremo sudest dell'Angola. Secondo Redinha gli Xindonga erano ulteriormente suddivisi in quattro etnie: Cusso, Dilico, Sambio e Maxico.[1]

A parte i Cusso, identificati con i Mbukushu, non è facile stabilire a quali gruppi si riferisse Redinha. La lingua ndonga, a cui l'etnonimo "xindonga" potrebbe far riferimento, è parlata dal vicino popolo Ovambo, affine ma distinto dai Mbukushu. La successiva Language Map of Africa del britannico David Dalby[2] identifica due gruppi di linguaggi bantu parlati nell'area: il primo composto da mbukushu settentrionale, liyuwa e mashi, il secondo composto da mbukushu meridionale e kwangali-gcikuru.[3] È perciò probabile che il termine usato da Redinha si riferisca alle popolazioni parlanti questi linguaggi.

Note

  1. ^ José Redinha, Etnias e culturas de Angola, Luanda: Instituto de Investigação Científica de Angola, 1975
  2. ^ David Dalby, Language map of Africa and the adjacent islands, International African Institute, 1976.
  3. ^ Thomas Collelo (a cura di), Angola: a country study (PDF), Washington, DC, Federal Research Division, 1991, p. 78.

 

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