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Nel 1619 servì l'imperatore come inviato a Parigi. Contribuì a far sì che la Francia restasse fuori dall'inizio della guerra dei trent'anni. Un memorandum da lui scritto su questioni politiche è apparso sulla stampa. In seguito intraprese con successo un viaggio diplomatico in Spagna, che terminò nel 1621. Come ringraziamento per i suoi servizi, ricevette i beni confiscati a Mšec in Boemia. Ferdinando II d'Asburgo lo nominò membro del consiglio privato. Fu altresì presidente del Consiglio aulico.
Discendenza
Wratislav si sposò tre volte:
nel 1608 con Margarethe von Croy, dalla quale non ebbe figli;
nel 1615 con Katharina Livia de la Verdetierra (o de la Vierda Tiera) nel 1615, che portò al matrimonio una cospicua dote e morì il 1º luglio 1627 a Bruxelles.[1]. Loro figlio fu:
Alberto II (1619 - all'assedio di Hohentwiel 8 ottobre 1640), tenente colonnello. Per il suo corpo il comandante di questa fortezza, Konrad Widerholt, chiese un riscatto di 300 ducati, che ricevette anche dai parenti;[2]
il 17 dicembre 1628 con Lavinia Tecla (1607–1639), figlia di Camillo II Gonzaga, conte di Novellara. Loro figli furono:
Eleonora Katharina (1630–18 febbraio 1670), che sposò il 14 febbraio 1649 il conte Francesco Guglielmo I von Hohenems (1628-1662)[3]
(DE) Karl Alois Fickler, Heiligenberg in Schwaben. Karlsruhe 1853, S. 50.
(DE) Franz Karl Wißgrill, Schauplatz des landsässigen Nieder-Österreichischen Adel. Band 3, Wien 1797, S. 179–172.
(DE) Constantin von Wurzbach, Fürstenberg, Wratislav I. Graf. In: Biographisches Lexikon des Kaiserthums Oesterreich. 5. Theil. Verlag der typogr.-literar.-artist. Anstalt (L. C. Zamarski & C. Dittmarsch.), Wien 1859, S. 19.