La saga è una delle più famose e longeve della storia dei videogiochi, con un'enorme comunità di appassionati[1].
Nella lista dei dieci giochi più importanti di tutti i tempi, stilata nel marzo 2007 da un comitato presieduto da Henry Lowood della Stanford University, è stata inclusa l'intera serie di Warcraft[2].
Storia
Warcraft nasce come saga di videogiochi strategici in tempo reale, sulla scia del successo di Dune II, che aveva recentemente gettato le basi del genere nella sua forma più tipica[3]. Warcraft: Orcs & Humans uscì nel novembre del 1994 per PC e nel 1996 per Macintosh e introdusse l'ambientazione principale, la terra di Azeroth, abitata dagli umani e invasa dagli orchi arrivati attraverso un portale magico. Il gioco permette di affrontare la campagna degli umani o degli orchi, oppure di scontrarsi in multigiocatore. Si raccolgono le risorse limitate oro e legname per poter costruire edifici e armare truppe[1].
A dicembre 1995 uscì il primo seguito, Warcraft II: Tides of Darkness, fornito poi dell'espansione Beyond the Dark Portal. Gioco ed espansione riuniti (The Dark Saga) uscirono anche per console, caso unico nella saga. Nella trama gli umani formano l'Alleanza con altre specie fantasy e gli orchi espandono analogamente la propria Orda; le fazioni giocabili restano comunque due, ma comprendono più specie. Le novità rispetto al predecessore includono scenari quattro volte più estesi, presenza anche di unità navali e aeree, la risorsa petrolio raccolta in mare, multigiocatore in rete fino a otto giocatori e un editor di livelli[4].
Si dovette attendere il 2002 per il terzo titolo, Warcraft III: Reign of Chaos, seguito dall'espansione The Frozen Throne nel 2003. Le fazioni controllabili salgono a quattro, con l'introduzione di elfi della notte e non morti[4]. Nella trama gli orchi, in precedenza sconfitti, si stanno riorganizzando, mentre i non morti guidati dalla Legione Infuocata rappresentano il nuovo devastante invasore al quale le altre fazioni resistono. L'aspetto grafico venne molto rinnovato, passando al vero 3D, ma senza stravolgere lo stile scelto dalla Blizzard fin dall'inizio della saga[5]. Mentre scompaiono quasi del tutto le unità navali, una grossa novità è la presenza di unità eroiche che si potenziano ed equipaggiano come in un videogioco di ruolo. Warcraft III fu l'ultimo titolo strategico.
Nel 2004 la serie videoludica cambiò completamente genere con l'uscita di World of Warcraft, un MMORPG di enorme successo, seguito da un gran numero di espansioni (ancora sviluppate negli anni 2020). Il giocatore controlla un singolo personaggio, scegliendone caratteristiche e professioni e affrontando missioni ed esplorazioni, anche con o contro altri utenti. Nell'ambientazione rimangono l'Orda e l'Alleanza e le specie controllabili sono molto numerose[5].
Dagli anni 2000 in poi sono inoltre uscite le molte altre opere di Warcraft appartenenti ad altri media, tra cui romanzi e fumetti che espandono parti di trama non direttamente affrontate nei videogiochi. Nel 2016 uscì il primo film, Warcraft - L'inizio, diretto da Duncan Jones e ispirato alle vicende del primo videogioco; inizialmente si prevedeva la sua continuazione in una trilogia[5]. Il film non fu però un completo successo e di conseguenza, nonostante la saga in generale non abbia perso popolarità, col passare del tempo nessun seguito cinematografico si è concretizzato. Negli anni 2020 le possibilità di un nuovo film sono ancora aperte[6].
Warcraft II: Beyond the Dark Portal (1996) - espansione di Warcraft II: Tides of Darkness
Warcraft II: The Dark Saga (1997) - edizione di Warcraft II: Tides of Darkness più espansione per PlayStation e Sega Saturn
Warcraft II: Battle.net Edition (1999) - edizione speciale di Warcraft II: Tides of Darkness che in più permette di giocare in multiplayer sul server Battle.net.
Legends, diverse storie scritte da Richard A. Knaak, Troy Lewter, Dan Jolley, Grace Randolph, Aaron Sparrow, Christie Golden, Tim Beedle, Evelyn Fredericksen e Louise Simonson
A partire da Warcraft II la serie ha avuto adattamenti in italiano di testo e doppiaggio. Fino al 2012, l'adattamento dell'ambientazione in italiano era parziale: per i personaggi, i cognomi venivano mantenuti in inglese, così come alcuni titoli (es. Uther the Lightbringer). Per quanto riguarda i nomi dei luoghi, alcuni mantenevano la forma originale (es. Ashenvale) mentre altri venivano tradotti, in alcuni casi per intero (es. Eastern Kingdoms, "Regni Orientali"), in altri solo in parte (es. Dustwallow Marsh, "Acquitrini di Dustwallow"). Le traduzioni inoltre, non essendo ben definite, potevano variare da un media all'altro, così che Plaguelands era tradotto come "Terre Infette" nei manuali del gioco di ruolo (nome utilizzato correntemente) e come "Terre Appestate" in Arthas - L'ascesa del Re dei Lich.
Più o meno in concomitanza[senza fonte] con l'uscita della quarta espansione di World of Warcraft, Mists of Pandaria, Blizzard Entertainment ha attuato la localizzazione completa dell'ambientazione in italiano, sostituendo tutti i termini inglesi e traducibili ancora utilizzati con altri italiani, compresi i cognomi e i luoghi (così che i precedentemente citati Ashenvale e Dustwallow Marsh sono definitivamente divenuti Valtetra e Acquemorte).
Sonia Sufflico, Warcraft - La guerra fra Umani e Orchi che lasciò un segno nel genere fantasy, in Retrogame Magazine, n. 3, seconda serie, Cernusco sul Naviglio, Sprea, settembre/ottobre 2017, pp. 34-37, ISSN 2532-4225 (WC · ACNP).