Vomero

Vomero
Veduta della collina del Vomero
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Campania
Città Napoli
CircoscrizioneMunicipalità V
Codice postale80137
Superficie2,17 km²
Abitanti44 791 ab.
Densità20 641,01 ab./km²
Nome abitantivomeresi
Mappa dei quartieri di Napoli
Mappa dei quartieri di Napoli

Mappa dei quartieri di Napoli

Il Vomero (Vòmmero in napoletano[1]) è uno dei quartieri collinari di Napoli. I suoi abitanti sono detti “vomeresi”. Rappresenta uno dei quartieri chic di Napoli.

Confina a nord con il quartiere Arenella (viale Michelangelo, Piazza Cosimo Fanzago, via Vincenzo D'Annibale, via S. Gennaro ad Antignano, largo Antignano, via Antignano, via Don Luigi Sturzo, via Case Puntellate, Cavone Case Puntellate), ad ovest con i quartieri Soccavo (via S.Domenico) e Fuorigrotta (Via Piave), a sud con il quartiere Chiaia (via Vicinale Fosso S. Stefano, Piazzetta S.Stefano, via Torquato Tasso, Gradoni S. Francesco, via Filippo Palizzi, Salita Petraio, corso Europa) e ad est con il quartiere Montecalvario (Piazza Leonardo, Salita Cacciottoli, viale Raffaello, largo S.Martino, via Pedamentina S.Martino) e con il quartiere Avvocata (Piazza Leonardo).[2]

Con la "riforma del decentramento" deliberata nel 2005, il Vomero con l'Arenella forma la municipalità V, che, con i suoi 120.000 abitanti, è la zona più densamente popolata della città. Il punto più alto del quartiere è la certosa di San Martino, con un'altitudine di 251 m s.l.m.

«Questa contrada detta il Vomere è ricca di monasteri e di bellissime casine per essere l'aria salutifera avendo un aspetto al mare»

Etimologia

In epoca greca, la collina vomerese era chiamata Vomòs (βωμός, cioè "collina"),[4] nel Seicento, invece, si diffuse il nome Vomer, che i dotti vorrebbero derivare appunto da Vomòs.

In epoca romana, la collina vomerese era chiamata Paturcium (probabilmente da Patulcius, nome connesso a Giano, il dio a cui la collina era dedicata) e nell'alto Medioevo, per corruzione linguistica, Patruscolo o Patruscio.

Il toponimo attuale, Vomero, attestato alla fine del Cinquecento (quando si riferiva però non all'intera collina, ma ad un antico casale), trae presumibilmente vera origine dalla sua antica vocazione agricola e al gioco del vomere, un passatempo contadino che sanciva come vincitore chi, con il vomere dell'aratro, avesse tracciato un solco quanto più possibile dritto. Comunque, proprio l'attività legata ai campi e la gran messe di verdure coltivate, gli valsero per secoli il soprannome di Collina dei broccoli.

Storia

Il Vomero (particolare della Tavola Strozzi, 1474)
Il Vomero in una foto di Giorgio Sommer del 1860-70 circa

Fino alla fine del XIX secolo il Vomero costituiva una periferia pressoché disabitata e lontana dalla città di Napoli, le sue parti più antiche, come il rione Antignano, erano nuclei abitativi rurali, villaggi che, sin dai tempi dei Romani, sorgevano sulla "Via Puteolis Neapolim per colles", strada che, prima dello scavo della galleria di collegamento tra Fuorigrotta e Mergellina, costituiva l'unico collegamento via terra tra la zona flegrea e la città. Intorno al II secolo d.C. la strada fu risistemata e chiamata via Antiniana, da cui il nome al rione. Proprio nell'antico villaggio che oggi è il rione di Antignano, la tradizione vuole sia avvenuto per la prima volta il miracolo di San Gennaro, tra il 413 e il 431.

In seguito alla dominazione della dinastia normanna e di quella sveva, con gli angioini, dopo la rivolta dei Vespri siciliani, Napoli divenne capitale, nel 1282 (condizione che ricoprirà fino all'Unità d'Italia, nel 1860). Cominciò a sorgere dunque l'esigenza di risalire le pendici della collina vomerese, soprattutto per ragioni strategiche. La zona cominciò quindi a popolarsi, soprattutto a partire dalla costruzione del Chiostro Certosino nel 1325 e quasi contemporaneamente gli angioini sostituirono l'antico torrione di vedetta (d'epoca normanna), vicino al quale sorse il Chiostro, con il Castello di Belforte, nucleo di partenza del Castel Sant'Elmo. L'assetto del restante territorio vomerese rimase tuttavia immutato.
Sotto i sovrani aragonesi e i posteriori viceré spagnoli, Napoli andò incontro ad un vertiginoso aumento demografico, dovuto alla forte immigrazione proveniente dai centri circostanti e dal resto del regno.[5] La necessità di allargare il territorio cittadino indusse il viceré Pedro Álvarez de Toledo a dirigere lo sviluppo della città (allora solo pianeggiante) verso le pendici delle colline, rimaste fino a quel momento prive di significativi insediamenti abitativi. Tuttavia, nel 1556 una legge vietò la costruzione di nuovi edifici intorno a Sant'Elmo e, nel 1583, anche sulle pendici del colle.

Villa Floridiana

Nel periodo dei viceré successivi a Don Pedro, l'espansione edilizia seguì, provocando la fusione di innumerevoli borghi; anche sulla collina iniziarono a formarsi agglomerati più omogenei, villaggi e casali. Nel Seicento nella cartografia della città si iniziano a rappresentare le prime costruzioni collinari.

Durante la peste del 1656, la collina fu utilizzata come rifugio da parte della nobiltà e del clero: si era infatti affermata la tendenza nell'aristocrazia residente nel centro storico a costruirsi una seconda casa al Vomero, tendenza che si accentuerà nel corso del Settecento, soprattutto grazie all'apertura della nuova "strada Infrascata" (Via Salvator Rosa). Tra le tante famiglie nobiliari che si stabilirono al Vomero vi sono: i Carafa, i Conti di Acerra, i Ruffo di Sicilia, i Cacciottoli ed i Cangiani[6].

Nel 1817, il Vomero fu promosso al rango di residenza non solo nobiliare, ma anche regale, con l'acquisizione di una villa da parte di Ferdinando I di Borbone: la futura Floridiana.

Nel 1809, nella nuova divisione amministrativa della città operata da Gioacchino Murat, tutti i villaggi del Vomero entrarono a far parte della città vera e propria, nel circondario dell'Avvocata. Infine, verso la metà del XIX secolo, l'apertura di Corso Maria Teresa (ribattezzato Corso Vittorio Emanuele dopo il 1860), voluta da Ferdinando II, delimitò il confine inferiore del futuro quartiere Vomero.

La fondazione del nuovo Rione e l'urbanizzazione del Vomero

Piazza Vanvitelli negli anni cinquanta

Lo sviluppo abitativo vero e proprio del Vomero ebbe inizio verso la fine dell'Ottocento, più precisamente nel 1885, con la fondazione (nell'ambito della legge "per il Risanamento di Napoli") del Nuovo Rione e la progettazione di un tracciato viario a maglia reticolare e schema radiale che applicava i dettami razionalistici in voga in tutta l'urbanistica europea di fine secolo, secondo l'esempio della Parigi del Barone Haussmann (esperienze analoghe nell'urbanistica italiana si riscontrano nei quartieri romani Esquilino e Testaccio). Fin dal primo momento il Vomero venne concepito come un quartiere residenziale destinato alle classi alto-borghesi: le splendide ville e palazzine in stile tardo Liberty che vennero realizzate in gran numero agli inizi del secolo attorno alla Villa Floridiana e verso l'area di Castel Sant'Elmo e di San Martino costituirono fino alla metà del Novecento il tratto distintivo del nuovo quartiere.

Lo stesso argomento in dettaglio: Liberty napoletano.

Già prima della legge di Risanamento, inoltre, una banca piemontese, la banca Tiberina, aveva acquistato al Vomero terreni compresi tra San Martino, via Belvedere e Antignano, con l'intenzione di costruirvi un nuovo quartiere (già Garibaldi, in effetti, aveva pensato alle zone collinari come potenziali nuovi rioni, in cui però egli riteneva si dovesse ospitare il proletariato). La posa della prima pietra da parte dei sovrani avvenne l'11 maggio 1885 e, il 20 ottobre 1889, il Nuovo Rione venne inaugurato, con l'apertura della Funicolare di Chiaia, cui seguì la Funicolare di Montesanto nel 1891.

Stazione superiore della Funicolare Centrale, in Piazza Fuga

Fino a quella data, ma ancora per diversi decenni dopo, la vita e quindi la storia della collina vomerese e quella della città di Napoli si sono evolute separatamente. "Vado a Napoli", "Scendo a Napoli" erano le frasi dei vomeresi per indicare il tragitto verso il centro. Ma, dopo l'11 maggio 1885, il Vomero inizia lentamente a saldarsi territorialmente con la città. Una saldatura che, conclusasi alla fine del Novecento, inevitabilmente significherà importare tutti i problemi irrisolti ereditati dalla storia difficile della città di Napoli.

Primo esempio di costruzioni di tipo "urbano" furono i "Quattro palazzi" di Piazza Vanvitelli, edificati all'inizio del XX secolo dalla Banca Tiberina. Dopo l'inizio dei lavori, tuttavia, la scarsa reattività del mercato (dovuta alle difficoltà economiche dell'epoca e ai collegamenti ancora difficoltosi tra la città e la collina) spinse la banca (proprietaria delle aree edificate e delle due funicolari) a cedere nel 1899 i suoi diritti alla Banca d'Italia. Ciò provocò la sospensione per diversi anni delle opere previste dal piano di urbanizzazione (frutto della Convenzione stipulata tra Comune e Banca Tiberina). All'inizio del Novecento risultavano dunque realizzati (oltre al tracciato della lottizzazione) esclusivamente una parte degli edifici al centro del Vomero (tra Piazza Vanvitelli, lungo via Scarlatti e via Morghen). Tutte le nuove costruzioni erano in stile neorinascimentale, che a Napoli si protrarrà fino al primo trentennio del Novecento, trascinandosi negli anni i progetti di fine ottocento.

La Banca d'Italia, per recuperare i capitali investiti, decise di vendere gli immobili già costruiti e i terreni, e frazionare gli isolati in piccoli lotti più facilmente vendibili. Conseguentemente, nei primi anni del XX secolo non si ebbe un impetuoso sviluppo urbanistico, ma sorse un'edilizia meno intensiva, di villini a due, tre piani, circondati da graziosi giardini; i quali, peraltro, avevano la capacità di valorizzare maggiormente gli aspetti paesistici dei luoghi, rispetto ai grandi edifici umbertini. Il gusto architettonico che caratterizzò il periodo, fino alla metà degli anni venti, fu quello definito liberty unitamente a quello cosiddetto neoeclettico.

Villa La Santarella di Eduardo Scarpetta

«L'edilizia dei piccoli lotti, iniziata al principio del secolo, proseguì anche dopo il primo conflitto mondiale e continuò a richiamare un nuovo ceto sociale, in grado di acquisire villini monofamiliari o per poche famiglie, formato principalmente da professionisti, imprenditori, persone comunque agiate che, con le loro esigenze ed il loro modo di vivere, definirono il carattere del nuovo quartiere, dove in questo periodo la vita cominciò a prendere le proprie abitudini, ruotando attorno a Piazza Vanvitelli, alle funicolari, agli assi di via Scarlatti e via Luca Giordano. […] Continuò lo sviluppo delle zone di via Aniello Falcone, via Palizzi, la "Villa La Santarella"; si aprirono grandi scuole prestigiose (la "Vanvitelli", il "Sannazaro"), luoghi di svago elitari, come il teatro "Diana", inaugurato nel 1933 dal principe Umberto, i cinema, i ristoranti, i caffè […]; cliniche pulite ed efficienti, l'elegante chiesa di stile basilicale paleocristiano di San Gennaro, il nuovo polo sportivo del Littorio, negozi eleganti. Non si contavano poi gli artisti. Il Vomero di questo periodo è quello che viene descritto con rimpianto nei libri che lo rievocano, quello che ha creato il mito nell'immaginario collettivo, quello della nostalgia, il "Vomero scomparso", il "Paradiso Perduto", quello di una realtà unica ed irripetibile[7]»

L'apertura della nuova Funicolare Centrale, facilitando gli spostamenti fra il Vomero e il centro, portò ad un incremento significativo dell'urbanizzazione, che si orientò nuovamente verso i grossi fabbricati, realizzati anch'essi secondo i vari stili allora di moda (dal liberty al neoeclettismo, al primo razionalismo). Il nuovo centro abitato si espanse fino a raggiungere gli antichi villaggi (Vomero Vecchio, Antignano), inglobandoli.

Industria cinematografica

Nei primi anni del Novecento sorsero proprio al Vomero alcune tra le prime case di produzione cinematografiche italiane. La prima in città fu la Partenope Film (originariamente Fratelli Troncone & C.), di Guglielmo, Vincenzo e Roberto Troncone, che, nata nel 1906, fu attiva per circa vent'anni, con sede e teatri di posa in via Solimena.

Nel 1915 venne fondata ufficialmente la Polifilms di Giuseppe Di Luggo. La società, nata nel 1912 come società di distribuzione cinematografica con il nome De Luggo & C., nel 1914 venne trasformata in una manifattura cinematografica, denominata originariamente Napoli Film, con sede e teatro di posa in via Cimarosa.

Nel 1919 la Polifilms in difficoltà economiche cedette i suoi impianti e teatri di posa a Gustavo Lombardo, già titolare della società di distribuzione SIGLA (Società Italiana Gustavo Lombardo Anonima), il quale diede vita alla Lombardo Film, la futura Titanus.

Durante la seconda guerra mondiale

Lo stesso argomento in dettaglio: Quattro giornate di Napoli.
Iscrizione commemorativa delle Quattro giornate presso la masseria Pagliarone a via Belvedere.

Notevole fu il contributo del Vomero alle Quattro giornate di Napoli (27-30 settembre 1943). Fu infatti al Vomero che si registrarono i primi scontri, dapprima nei pressi della masseria Pagliarone (dove un gruppo di persone armate fermò un'automobile tedesca uccidendo il maresciallo che era alla guida), poi al quadrivio tra via Scarlatti e via Cimarosa, ove una motocarrozzetta germanica fu ribaltata provocando la morte dei due occupanti e la rappresaglia tedesca, quindi in varie piazze del quartiere, in particolare in Piazza Vanvitelli (dove una decina di giovanissimi vomeresi usciti da un bar attaccarono tre soldati tedeschi, dopo che era giunta al Vomero la notizia della morte di un marinaio, freddato con un colpo di pistola da un nazista) e nella piazza dell'allora Stadio Littorio, chiamata "Piazza Mascagni" ed oggi ribattezzata appunto Piazza Quattro Giornate. I tedeschi avevano infatti deciso di utilizzare lo stadio come campo di concentramento per gli insorti; i partigiani circondarono il campo e, armati solo di una mitragliatrice antiaerea e poche pistole e fucili, riuscirono a liberare i prigionieri. La sera precedente era caduta l'armeria del Castel Sant'Elmo, non senza spargimento di sangue; i tedeschi infatti, asserragliati anche all'interno della Villa Floridiana, intervennero in forze a dar battaglia.

Il Liceo Sannazaro divenne luogo di incontro e di coordinamento della Resistenza, qui il professor Antonio Tarsia in Curia il 30 settembre 1943 si autoproclamò capo degli insorti assumendo pieni poteri civili e militari. È nella palestra di questo stesso liceo che i corpi dei caduti delle Quattro giornate furono trasportati per la commemorazione.

Oggi nel quartiere sono poste, a memoria degli eventi, quattro lapidi: sulla facciata del Liceo Sannazaro[8]; accanto all'ingresso della caserma dei Carabinieri a Piazza Quattro Giornate; sulla facciata del liceo classico intitolato ad Adolfo Pansini (giovane studente vomerese impegnato nella lotta contro il fascismo, ucciso dai tedeschi durante le Quattro Giornate di Napoli il 30 settembre 1943 a pochi metri dall’attuale sede centrale del liceo) e la quarta in Via Belvedere, di fronte all'antico ingresso principale della masseria Pagliarone ove nacque la prima rivolta.

Dal secondo dopoguerra ad oggi

Via Morghen nell'anteguerra e nel 2008

Nel secondo dopoguerra, la sempre più consistente domanda abitativa e la conseguente speculazione edilizia degli anni sessanta sostituì le sobrie ed eleganti architetture vomeresi con enormi fabbricati in cemento armato. Con la scomparsa della maggior parte dei giardini e la distruzione di buona parte dei villini in stile Liberty e di alcuni fabbricati umbertini, il Vomero si è andato configurando come un quartiere borghese, arrivando ad inglobare l'Arenella e spingendosi fino alle pendici della collina dei Camaldoli, non senza alcuni autentici scempi edilizi (come la famigerata Muraglia Cinese di Mario Ottieri su via Aniello Falcone o i palazzi di via Caldieri)[9].

Il quartiere conserva ancora molti esempi dell'architettura originaria, che costituiscono un patrimonio per tutta l'architettura italiana. Inoltre è ancora possibile osservare, oltre ai monumenti già citati, costruzioni storiche, quali, ad esempio, alcune delle più antiche ville nobiliari (Villa del Pontano, Villa Belvedere, Villa Regina, Villa Lucia, Villa Haas, Villa Presenzano o Diaz, Villa Ricciardi, Villa Leonetti, Villa Salve) e un antico edificio del dazio borbonico, nel Rione Antignano.

Tra il corso Vittorio Emanuele ed i giardini della Certosa di San Martino c'è la Vigna San Martino presente da circa sei secoli.

Trasporti e viabilità

Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Napoli.
Stazione della metropolitana di Piazza Vanvitelli

I più antichi mezzi di trasporto del quartiere, costruiti tra il 1800 e il 1900, sono tre delle quattro funicolari cittadine (Funicolare di Chiaia, Funicolare di Montesanto e Funicolare Centrale) che collegano il Vomero al centro della città. Il quartiere, inoltre, è collegato al sistema metropolitano della città, tramite la Linea 1 della Metropolitana di Napoli (con le fermate Quattro Giornate e Vanvitelli).

La linea 1 della metropolitana di Napoli ha contribuito a snellire il traffico veicolare che ingorgava le vie di accesso alla collina vomerese, collegando rapidamente il Vomero al centro storico e ai quartieri della periferia nord di Napoli.

Il Vomero, come le zone del centro della città non chiuse al traffico veicolare, essendo una zona in gran parte commerciale e allo stesso tempo ad alta densità abitativa, è uno dei quartieri più trafficati della città. Ciononostante, o forse proprio per contrastare questo fenomeno, mantiene un'isola pedonale ventiquattro ore su ventiquattro e sempre piena di cittadini e di turisti, come anche le sue adiacenze (Piazza Vanvitelli, via Cimarosa), grazie anche ai numerosi luoghi di ritrovo che attirano, soprattutto nei fine settimana, persone di tutte le età. L'isola pedonale, costituita originariamente (a partire dal 1994) dalla sola via Alessandro Scarlatti, dall'11 novembre 2008 ha inglobato anche via Luca Giordano, importante arteria posta tra l'alto ed il basso Vomero (ossia tra la zona di San Martino e Piazza Vanvitelli e quella di via Cilea e via Belvedere) quasi a toccare il più antico nucleo del Vomero, il Rione Antignano.

Funicolare centrale di Piazza Fuga

Una delle uscite della Tangenziale (Vomero, uscita 9) porta in due delle strade principali del quartiere: via Cilea e via Caldieri (non vanno considerate singole uscite poiché la deviazione avviene dopo il casello). Lo svincolo di via Pigna (sempre dall'uscita Vomero) porta invece nei quartieri confinanti Soccavo ed Arenella (sebbene l'uscita rimanga nelle immediate vicinanze del quartiere Vomero).

Negli scorsi anni sono state infine aperte tre scale mobili urbane[10] per portare più agevolmente (in salita) i cittadini e i visitatori, provenienti dalla zona di Piazza Fuga o Piazza Vanvitelli, direttamente nella zona alta di via Scarlatti, davanti alla stazione superiore della Funicolare di Montesanto, a poche centinaia di metri da Castel Sant'Elmo e dalla Certosa di San Martino. Numerosi sono anche i servizi di autobus che collegano il Vomero al resto della città.

Monumenti e luoghi d'interesse

Castel Sant'Elmo e Certosa di San Martino da Piazza del Plebiscito.

Piazze e strade principali

Le scale fra via Morghen e via Scarlatti con a sinistra l'omonima scuola dei salesiani

Società

Eventi e manifestazioni

Sport

Lo stadio Arturo Collana nel 1942

Il quartiere ospita anche il complesso polisportivo cresciuto intorno allo Stadio Arturo Collana di Napoli, dove si praticano: rugby, judo, atletica leggera, nuoto, pallavolo, ginnastica artistica, pattinaggio, tennis, scherma, football americano e calcio.

Lo stadio, sorto in epoca fascista con il nome di "Stadio dei martiri fascisti" o "Stadio Littorio", dal 1929 (anno della costruzione) fu utilizzato dalla squadra del quartiere l'Internapoli Football Club fino al 1935 anno in cui la squadra si sciolse. Nel 1964 la squadra fu rifondata e tornò a giocare allo stadio Arturo Collana fino al 1977, quando la squadra cambiò denominazione e si trasferì a Posillipo.

A partire dalla stagione 1933-34 a causa dei lavori allo Stadio Partenope è stato temporaneamente il campo di casa del Napoli. Successivamente a causa della distruzione durante la guerra dello Stadio Partenopeo divenne la sede ufficiale del Napoli prima del completamento e del definitivo trasferimento della squadra, nel 1959, allo Stadio del Sole (ribattezzato, nel 1963, Stadio San Paolo e, dal 2020, Stadio Diego Armando Maradona).

Fu anche scenario di drammatici avvenimenti durante le Quattro giornate di Napoli e, pertanto, l'attigua piazza ha successivamente assunto il nome di Piazza Quattro Giornate.

Per anni fu lo stadio di casa della Partenope Rugby.

Il Vomero è stato anche la sede dalla squadra femminile di basket Napoli Basket Vomero campione d'Italia nella stagione 2006-07 anche se la stessa ha giocato a lungo al PalaBarbuto per l'impraticabilità della palestra del Collana.

Dalla stagione 2012-13 fino al 2016-17 lo Stadio Arturo Collana ha ospitato la squadra di calcio femminile di Napoli.

In questa struttura vi è anche la sede del Tennis Club Vomero, che ospita ogni manifestazioni nazionali ed internazionali di tennis.

Note

  1. ^ Giuseppe Giacco, Repertorio Italiano-Napoletano, 2003, p. 116.
  2. ^ Comune di Napoli, Open Data - Territorio cittadino suddiviso in Quartieri, su comune.napoli.it. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  3. ^ Celano C. (1860) Notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli, Napoli, De Pascale (ed. orig. 1692).
  4. ^ Angelo Forgione, Quando i piemontesi tolsero il panorama al Vomero, su angeloforgione.com, 6 aprile 2011. URL consultato il 19 maggio 2019.
  5. ^ Piero Venutra: La capitale dei privilegi. Governo spagnolo, burocrazia e cittadinanza a Napoli nel Cinquecento (PDF), su fedoa.unina.it.
  6. ^ «Questa contrada detta il Vomere è ricca di monasteri e di bellissime casine per essere l'aria salutifera avendo un aspetto al mare». Così nel 1692 Carlo Celano descrive la collina in "Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli".
  7. ^ cit. Antonio La Gala, "Il Vomero e l'Arenella" Ed. Guida.
  8. ^ La lapide al Liceo Sannazaro, su chieracostui.com.
  9. ^ «Nel 1966, di fronte alle frane e dissesti che funestavano la città, soprattutto le zone collinari, il Comune nominò una Commissione di tecnici (locali) di alto profilo per studiare il sottosuolo di Napoli e formulare raccomandazioni tecniche. La relazione della commissione, redatta nell'ottobre del 1967, esordisce, testualmente, così: "Una lava di case ha sommerso Napoli, incredibilmente. Le colline sono state aggredite, il verde distrutto, i luoghi sconvolti dalla speculazione edilizia. […] La città si presenta ormai come un grottesco presepe di cemento, aggrappato ad una brulla dorsale tufacea... La nefanda autentica manomissione di Napoli appartiene invero ad epoca molto recente ed è una conseguenza della profonda depressione culturale e morale intervenuta in questo dopoguerra. Nell'arco di tempo che parte dagli anni cinquanta, sono state consentite gravi ed irreversibili alterazioni di un paesaggio fra i più belli al mondo, ed è stato compromesso lo sviluppo urbanistico ordinato e civile della città, si è persino attentato ciecamente, alla sicurezza ed alla vita dei cittadini, napoletani. La ragione, il senso di civiltà, l'amore per Napoli sono venuti meno a tutti i livelli di responsabilità, e non hanno costituito un argine valido contro la violenza dilagante della speculazione edilizia.» (Antonio La Gala, "Il Vomero e l'Arenella", Ed. Guida).
  10. ^ Scale mobili urbane, su danpiz.net (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2011).

Bibliografia

  • Antonio La Gala, Il Vomero e l'Arenella, Ed. Guida, (2002).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN160207459 · LCCN (ENno2020033735 · GND (DE4723445-3
  Portale Napoli: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Napoli

Read other articles:

2020年夏季奥林匹克运动会奥地利代表團奥地利国旗IOC編碼AUTNOC奧地利奧林匹克委員會網站www.olympia.at(德文)2020年夏季奥林匹克运动会(東京)2021年7月23日至8月8日(受2019冠状病毒病疫情影响推迟,但仍保留原定名称)運動員75參賽項目21个大项旗手开幕式:托马斯·扎亚克(英语:Thomas Zajac)和塔尼娅·弗兰克(帆船)[1]闭幕式:安德烈亚斯·米勒(自行车)[2]獎…

此條目可参照英語維基百科相應條目来扩充。 (2017年8月)若您熟悉来源语言和主题,请协助参考外语维基百科扩充条目。请勿直接提交机械翻译,也不要翻译不可靠、低品质内容。依版权协议,译文需在编辑摘要注明来源,或于讨论页顶部标记{{Translated page}}标签。 密西西比州 美國联邦州State of Mississippi 州旗州徽綽號:木蘭之州地图中高亮部分为密西西比州坐标:30°13'N-35…

Belgian airline See also: Constellation (disambiguation) This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Constellation Airlines – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (February 2022) (Learn how and when to remove this message) Constellation International Airlines IATA ICAO Callsign CQ CIN CONSTELLATION F…

Pour les articles homonymes, voir Méhari. Si ce bandeau n'est plus pertinent, retirez-le. Cliquez ici pour en savoir plus. Cet article ne cite pas suffisamment ses sources (juillet 2023). Si vous disposez d'ouvrages ou d'articles de référence ou si vous connaissez des sites web de qualité traitant du thème abordé ici, merci de compléter l'article en donnant les références utiles à sa vérifiabilité et en les liant à la section « Notes et références ». En pratique :…

State electoral district of Western Australia PilbaraWestern Australia—Legislative AssemblyLocation of Pilbara (dark green) in Western AustraliaStateWestern AustraliaDates current1894–present1MPKevin MichelPartyLaborNamesakePilbara regionElectors23,272 (2021)Area292,470 km2 (112,923.3 sq mi)DemographicProvincial, remote and rural Electorates around Pilbara: Indian Ocean Kimberley Kimberley Indian Ocean Pilbara Kimberley North West Central North West Central Kimberley Foot…

Questa voce sull'argomento tour musicali è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Faith World TourGeorge Michael in concerto nel 1988.Tour di George MichaelAlbumFaith Inizio Tokyo 19 febbraio 1988 Fine Barcellona 6 luglio 1989 Tappe4 Spettacoli137 Cronologia dei tour di George Michael Cover to Cover Tour(1990) Il Faith World Tour è la prima tournée da solista di George Michael, iniziata nel 1988 e conclusasi nel 1989, per promuovere l'album del 1…

2020年夏季奥林匹克运动会波兰代表團波兰国旗IOC編碼POLNOC波蘭奧林匹克委員會網站olimpijski.pl(英文)(波兰文)2020年夏季奥林匹克运动会(東京)2021年7月23日至8月8日(受2019冠状病毒病疫情影响推迟,但仍保留原定名称)運動員206參賽項目24个大项旗手开幕式:帕维尔·科热尼奥夫斯基(游泳)和马娅·沃什乔夫斯卡(自行车)[1]闭幕式:卡罗利娜·纳亚(皮划艇)[2…

This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) This article contains content that is written like an advertisement. Please help improve it by removing promotional content and inappropriate external links, and by adding encyclopedic content written from a neutral point of view. (January 2016) (Learn how and when to remove this message) This article needs additional citations for verification…

Town and civil parish in the East Riding of Yorkshire, England For other uses, see Hedon (disambiguation). Human settlement in EnglandHedonHedon Market StreetHedonLocation within the East Riding of YorkshirePopulation7,100 (2011 census)[1]OS grid referenceTA190285Civil parishHedonUnitary authorityEast Riding of YorkshireCeremonial countyEast Riding of YorkshireRegionYorkshire and the HumberCountryEnglandSovereign stateUnited KingdomPost townHULLPostcode …

American superhero television series Gen VAlso known asThe Boys: Gen VGenre Black comedy Drama Superhero Based onThe Boys Volume 4: We Gotta Go Nowby Garth EnnisDarick RobertsonDeveloped by Craig Rosenberg Evan Goldberg Eric Kripke Showrunners Michele Fazekas Tara Butters Starring Jaz Sinclair Chance Perdomo Lizze Broadway Maddie Phillips London Thor Derek Luh Asa Germann Shelley Conn Composers Matt Bowen Christopher Lennertz Country of originUnited StatesOriginal languageEnglishNo. of seasons1N…

City in Alaska, United States City in Alaska, United StatesSoldotna, AlaskaCityFrom top left: Joyce K. Carver Memorial Library, Kenai Peninsula Borough Building, aerial view of the City of Soldotna, Central Peninsula Hospital, Soldotna Creek Park, and the Kenai Peninsula College. SealLocation of Soldotna, AlaskaCoordinates: 60°29′12″N 151°4′31″W / 60.48667°N 151.07528°W / 60.48667; -151.07528CountryUnited StatesStateAlaskaBoroughKenai PeninsulaIncorporatedJuly…

This article is about the police service of the Republic of Cyprus. For the police service in Northern Cyprus, see Directorate General for Police. Law enforcement agency Cyprus PoliceGreek: Αστυνομία ΚύπρουTurkish: Kıbrıs PolisCyprus police logoMottoΑνθρώπινη και Υπερήφανη(Humane and Proud)Agency overviewFormed1960Jurisdictional structureNational agencyCYOperations jurisdictionCYAbove: Northern part of the island currently not policed by the Republic of Cypr…

Der Titel dieses Artikels ist mehrdeutig. Für die historische Region Aserbaidschan im äußeren Nordwesten des Iran siehe Aserbaidschan (Iran). Republik Aserbaidschan Azərbaycan Respublikası Flagge Emblem Amtssprache Aserbaidschanisch Hauptstadt Baku Staats- und Regierungsform präsidentielle Republik (de facto Autokratie mit totalitären Zügen) Verfassung Verfassung Aserbaidschans Staatsoberhaupt Präsident İlham Əliyev Regierungschef Premierminister Əli Əsədov Parlament(e) Nationalver…

Esta página contiene de forma consciente fallos ortográficos, los bots no deben intentar corregirlos. El degüello de los inocentes, según un manuscrito del siglo X. Sarcófago de Blanca Garcés de Navarra, en el que se representa una escena de la matanza de los Inocentes. La matanza de los Inocentes es un episodio relatado en el Nuevo Testamento con carácter singular: de los cuatro evangelios canónicos, el único que lo relata es el Evangelio de Mateo (Mt 2, 16-18). Si bien se presenta nue…

The Right HonourableThe Lord RothschildFRS Anggota Parlemendapil AylesburyMasa jabatan6 Januari 1899 – 10 Januari 1910PendahuluFerdinand de RothschildPenggantiLionel de Rothschild Informasi pribadiLahirLionel Walter Rothschild8 Februari 1868London, InggrisMeninggal27 Agustus 1937(1937-08-27) (umur 69)Tring, Hertfordshire, InggrisPartai politikPartai Persatuan LiberalPartai Konservatif (setelah 1912)HubunganKeluarga RothschildPekerjaanBankirPolitikusZoologisTentaraKarier militerPi…

DelfzijlBekas munisipalitas / kota BenderaLambang kebesaranNegaraBelandaProvinsiGroningenMunisipalitasEemsdeltaLuas(2006) • Total227,48 km2 (8,783 sq mi) • Luas daratan132,47 km2 (5,115 sq mi) • Luas perairan95,02 km2 (3,669 sq mi)Populasi (1 Januari 2007) • Total27.674 • Kepadatan209/km2 (540/sq mi) Sumber: CBS, Statline.Zona waktuUTC+1 (CET) • Musim panas (DST)UTC…

American college basketball season 2021–22 Florida Gulf Coast Eagles men's basketballThe Basketball Classic, Second RoundConferenceASUN ConferenceDivisionEast DivisionRecord22–11 (10–6 ASUN)Head coachMichael Fly (4th season)Assistant coaches Orin Bailey, Jr. (1st season) Justin Furr (4th season) Kevin Sutton (1st season) Home arenaAlico ArenaSeasons← 2020–212022–23 → 2021–22 ASUN men's basketball standings vte Conf Overall Team W   L   PCT W …

У этого термина существуют и другие значения, см. Крестовоздвиженский собор. Крестовоздвиженский соборнем. Kreuzkirche Крестовоздвиженский собор 54°42′20″ с. ш. 20°31′22″ в. д.HGЯO Тип Православный храм Страна  Россия Город Калининград Конфессия Православие Епархия …

Escudo del Regimiento de Cazadores de Montaña Galicia n.º 64, RCZM-64 (Ejército de Tierra Español). El Regimiento de Cazadores de Montaña Galicia n.º 64 de Jaca (RCZM-64), El Señor, es una unidad de Infantería Ligera del Ejército de Tierra Español, desde 2021 integrada en el Mando de Tropas de Montaña con sede en Pamplona, dependiente de la División «San Marcial» de Burgos. Anteriormente, desde 2015, estuvo integrada en la Brigada «Aragón» I, antes Jefatura de Tropas de Montaña…

2000 South Dakota Democratic presidential primary ← 1996 June 6, 2000 2004 → ← NM22 delegates to the Democratic National Convention   Candidate Al Gore Home state Tennessee Delegate count 22 Percentage 100.0% Elections in South Carolina Federal government U.S. President 1788-89 1792 1796 1800 1804 1808 1812 1816 1820 1824 1828 1832 1836 1840 1844 1848 1852 1856 1860 1868 1872 1876 1880 1884 1888 1892 1896 1900 1904 1908 1912 1916 1920 1924 1928 193…