Volo Stavropolskaya Aktsionernaya Avia 1023
Il volo Stavropolskaya Aktsionernaya Avia 1023 era un volo charter tra Stavropol', nella Russia meridionale, e Trebisonda in Turchia, operato dalla compagnia aerea russa Stavropolskaya Aktsionernaya Avia. Il 18 marzo 1997, l'Antonov An-24 operante il volo subì un cedimento strutturale e si schiantò contro una foresta, uccidendo tutti i 50 passeggeri e l'equipaggio a bordo. L'incidenteIl volo, un charter frequentemente operato tra Stavropol e Trebisonda, sulla costa turca del Mar Nero, decollò dall'Aeroporto di Stavropol'-Špakovskoe, trasportando 8 membri dell'equipaggio, 41 passeggeri, principalmente commercianti che intendevano acquistare beni di consumo a basso costo in Turchia, e uno dei direttori della compagnia aerea.[1][2] Il volo era ad un'altezza di 5.400 m (17.700 piedi) 37 minuti dopo il decollo,[2][3] quando il controllo del traffico aereo perse il contatto con esso.[1][2] I relitti dell'Antonov An-24 sono stati trovati sparsi in una vasta area dentro una foresta vicino al villaggio di Prigorodny, a est di Čerkessk, nel Caucaso settentrionale. La coda dell'aereo è stata scoperta a 1,5 chilometri (0,93 miglia) dal resto dei detriti, suggerendo che l'aereo potrebbe essersi disintegrato a mezz'aria. I 50 passeggeri a bordo persero tutti la vita.[1][2] CausaDall'inchiesta sull'incidente emerse che l'aereo, recentemente tornato da un lungo periodo di servizio in Congo, aveva subito una massiccia corrosione che aveva causato la rottura della coda durante il volo.[3][4] L'incidente è stato attribuito al mancato rilevamento della corrosione durante l'ispezione, con il superamento del tempo consentito tra le ispezioni e la manutenzione.[3] NoteBibliografia
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