Volo Middle East Airlines 438

Volo Middle East Airlines 438
Un Boeing 720-023B di MEA, gemello dell'aereo abbattuto.
Tipo di eventoAttentato terroristico
Data1 gennaio 1976
Ora05:30
TipoAttentato terroristico
Luogo37 km (23 mi) a nord-ovest di Al Qaysumah
StatoArabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita
Coordinate28°18′00″N 46°07′00″E
Tipo di aeromobileBoeing 720-023B
OperatoreMiddle East Airlines
Numero di registrazioneOD-AFT
PartenzaAeroporto Internazionale di Beirut-Rafic Hariri, Beirut, Libano
DestinazioneAeroporto Internazionale di Abu Dhabi, Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti
Occupanti81
Passeggeri66
Equipaggio15
Vittime81
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Arabia Saudita
Volo Middle East Airlines 438
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Il volo Middle East Airlines 438, un Boeing 720B, indicativo di chiamata CEDAR JET 438, era un volo passeggeri internazionale partito da Beirut, Libano, a Muscat, nell'Oman, con scalo ad Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti. Il 1º gennaio 1976 l'aereo che operava il volo fu distrutto da una bomba, uccidendo tutte le 81 persone a bordo. Gli attentatori non furono mai identificati.[1]

L'aereo

L'aereo coinvolto era un Boeing 720-023B (numero di serie 18020 e seriale 165). Il suo primo volo si svolse il 23 settembre 1960. L'aereo era stato registrato come N7534A e consegnato all'American Airlines il 10 ottobre dello stesso anno. Nel luglio 1971 l'American Airlines vendette l'aereo per la riparazione. Il 3 marzo 1972 fu venduto alla Middle East Airlines, che lo registrò come OD-AFT. L'aereo era alimentato da quattro motori turboreattori Pratt & Whitney JT3D-1-MC7 con raffreddamento ad acqua e una spinta di 17.000 libbre ciascuno[2][3][4]

L'esplosione

Il volo ME438 era un volo passeggeri partito da Beirut e diretto a Muscat, con scalo a Dubai. Con 15 membri dell'equipaggio e 66 passeggeri (altre fonti dissero che erano presenti 67 passeggeri[5]) a bordo, il volo 438 partì da Beirut. Poco prima dell'alba si stava avvicinando a Dubai quando alle 05:30, 1 ora e 40 minuti dopo la partenza, una bomba esplose nella sezione anteriore della stiva. L'aereo si ruppe ad un'altitudine di 11.300 metri (37.100 piedi) schiantandosi a 37 km (23 miglia) a nord-ovest di Al Qaysumah, in Arabia Saudita. L'incidente risultò il disastro aereo più mortale avvenuto in Arabia Saudita in quel momento, ed è ora il sesto più mortale. È anche il secondo peggior disastro aereo coinvolgente il Boeing 720, dopo il volo Pakistan International Airlines 705.[1][6]

L'indagine

Secondo diversi rapporti, non confermati, la bomba era stata piazzata a bordo da militanti dell'Oman. Il timer della bomba era impostato in modo che l'esplosione avvenisse dopo l'atterraggio all'aeroporto di Muscat, il che significava che l'obiettivo dei militanti non era uccidere i passeggeri. Il volo 438 doveva essere originariamente operato da un Boeing 747, ma era stato scoperto un malfunzionamento tecnico che richiese l'utilizzo di un Boeing 720. L'imbarco e il carico dei bagagli ritardarono il volo, causando l'esplosione anticipata della bomba mentre l'aereo era ancora a quota di crociera.[7]

Note

  1. ^ a b Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 720-023B OD-AFT Al Qaysumah, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 marzo 2017.
  2. ^ Registration Details For N7534A (American Airlines) 720-023, su planelogger.com, PlaneLogger. URL consultato il 12 novembre 2014.
  3. ^ AMERICAN AIRLINES, INC. (AA / AAL), su oocities.org, OoCities - Geocities Archive. URL consultato il 12 novembre 2014.
  4. ^ (RU) OD-AFT Boeing 720-023B, заводской 18020 / 165, su ru.onespotter.com, OneSpotter.com. URL consultato il 12 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2014).
  5. ^ Crash of a Boeing 720 in Al Qaysumah: 82 killed, su baaa-acro.com, B3A Aircraft Accidents Archives. URL consultato il 12 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  6. ^ David Gero., 1960s, in Aviation Disasters: The World's Major Civil Airliner Crashes Since 1950, 29 maggio 2009, ISBN 978-0-7524-9992-5.
  7. ^ MEA Crash 1976 Due In-flight Bomb, su airliners.net, Airliners.net, agosto 2005. URL consultato il 12 novembre 2014.

Voci correlate

Collegamenti esterni