Vittorio Colao
Vittorio Colao (Brescia, 3 ottobre 1961[3]) è un dirigente d'azienda e politico italiano. È stato ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale nel governo Draghi (2021-2022). BiografiaNato a Brescia da famiglia di origine calabrese, si è laureato in economia aziendale alla Università commerciale Luigi Bocconi e ha ottenuto un Master in Business Administration presso l'Università di Harvard.[4] Ha svolto il servizio militare come Sottotenente dell'Arma dei Carabinieri, ma si è formato come Allievo Ufficiale di Complemento degli Alpini, frequentando il 116 Corso AUC della SMALP di Aosta dal luglio al dicembre 1984. Ha iniziato la sua carriera lavorando a Londra presso la banca d'affari Morgan Stanley. Ha lavorato poi per dieci anni negli uffici di Milano della società McKinsey & Company.[5] Nel 1996 diviene direttore generale di Omnitel Pronto Italia (oggi Vodafone Italia). Nel 1999 è nominato amministratore delegato di Vodafone Omnitel (divisione italiana). Nel 2001 diventa CEO regionale di Vodafone per l'Europa meridionale. Nel 2002 diventa membro del consiglio di amministrazione della società, e nel 2003 è nominato CEO regionale per Europa meridionale, Medio Oriente e Africa.[6] Nel 2004 lascia Vodafone per diventare amministratore delegato di Rcs MediaGroup, incarico che ricopre fino al 2006.[7] Nell'ottobre 2006 ritorna in Vodafone come vice amministratore delegato a capo della divisione Europa. Il 29 luglio 2008 sostituisce Arun Sarin come amministratore delegato di Vodafone.[8] Nel 2015 è nominato amministratore non esecutivo di Unilever.[9] Il 15 maggio 2018 Colao annuncia le dimissioni dal Vodafone Group Plc; viene sostituito come amministratore delegato da Nick Read, attuale direttore finanziario della compagnia.[10][11] Dal 2019 fa parte del comitato direttivo (Board of Directors) della società di telefonia wireless Verizon. Nell'aprile 2020 è designato dal governo Conte II per guidare la task force della cosiddetta "Fase 2" per la ricostruzione economica del Paese dopo la pandemia di COVID-19.[12][13] Il 13 febbraio 2021 viene nominato ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale nel governo Draghi; il 26 agosto 2021 ha ricevuto anche la delega, precedentemente assegnata al sottosegretario Bruno Tabacci, alle politiche spaziali e aerospaziali. Su sua proposta è stata istituita la Giornata nazionale dello spazio, da celebrare il 16 dicembre (in ricordo del lancio del San Marco 1, primo satellite artificiale italiano).[14] Onorificenze— 21 maggio 2014[15]
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