Vittore Crivelli (Venezia, 1440 circa – Fermo, 1501/1502) è stato un pittoreitaliano del Rinascimento, fratello minore di Carlo Crivelli.
Nelle sue opere si avvicinò spesso al fasto ornamentale di quelle del fratello, senza raggiungerne tuttavia il risalto e l'energia nella definizione plastica dei volumi, né nella carica espressiva.
Biografia
Di qualche anno più giovane del fratello Carlo, seguì probabilmente il fratello a Zara quando questi dovette abbandonare repentinamente Venezia per guai giudiziari. Tuttavia Vittore rimase più a lungo nella città dalmata, almeno fino al 1476. A Zara, in stretti rapporti commerciali e culturali con la sponda adriatica marchigiana, eseguì un numero altissimo di opere che oggi sono conservate nei musei del mondo (New York, Zagabria, Vienna, Mosca e Italia) e che rivelano la maniera padovana-mantegnesca di cui si è nutrito, al pari del fratello, guardando alle opere degli allievi dello Squarcione, magari filtrate in laguna dalla bottega fiorente dei Vivarini. Quando si trasferì nella Marca Fermana la sua pittura volge verso il sontuoso decorativismo e spesso diventò una nostalgica ripresa di accenti alla Antonio Vivarini e Giovanni d'Alemagna.
Opere non prive di fascino, seppur d'espressività meno incisiva rispetto a quella di Carlo, sono i polittici di Sant'Elpidio a Mare e di Torre di Palme. Vittore operò nel Fermano, Carlo nell'Ascolano: sembra che i due fratelli si fossero divisi l'area d'influenza sulle due città, peraltro spesso in lotta tra di loro, delle Marche meridionali. Vittore cercò di emulare l'inarrivabile linguaggio di Carlo, come si vede in un'opera a quattro mani dei due, il Polittico di Monte San Martino, in cui Vittore completò l'opera lasciata incompiuta da Carlo.
Un tema ricorrente nella pittura di Vittore, e invece mai presente nelle opere di Carlo, è la rappresentazione della Madonna adorante il Bambino, iconografia molto diffusa nel Quattrocento e derivata dalle visioni di santa Brigida. Sono numerose le sue opere in cui v'è la delicata raffigurazione della Vergine in atto di adorazione di Gesù (spesso attorniata da angeli), come ad esempio nella tavola di Falerone (la sua prima opera in territorio marchigiano documentata), di Sarnano, di Massignano, di Avignone, di New York e nei polittici di Cupra Marittima e di Monsampietro Morico (Sant'Elpidio Morico).
Opere
Madonna e due angeli adoranti il Bambino, tavola; ubicazione ignota (già a New York, Bayer Collection)
Madonna col Bambino, San Nicola da Bari, un santo apostolo, San Cristoforo, una santa martire, polittico; Mosca, museo Puškin