Vittime della notte dei lunghi coltelli

Adolf Hitler insieme ad Hermann Göring nei giorni precedenti alla notte dei lunghi coltelli.

La notte dei lunghi coltelli, in tedesco Nacht der langen Messer, e ricordata in Germania come Röhm-Putsch, fu l'epurazione nazista dei vertici delle Sturmabteilungen, o SA, avvenuta, per ordine di Adolf Hitler, la notte del 30 giugno 1934 nella cittadina bavarese di Bad Wiessee, dove, secondo i dati forniti dallo stesso Cancelliere del Reich, furono assassinate 71 persone[1], ma si ritiene che il totale di vittime dell'epurazione, che proseguì in tutta la Germania fino al 2 luglio, sia di circa 200[2].

Elenco delle vittime

Le esecuzioni iniziarono la notte del 30 giugno 1934 e proseguirono fino alle 04.00 del 2 luglio quando Hitler vi pose ufficialmente termine: i vertici delle SA furono decapitati, così come erano stati eliminati vecchi ufficiali da sempre ostili al regime nazista ed oppositori della classe conservatrice, ma non fu possibile stabilire con esattezza il numero totale delle vittime, militari e civili, della "notte dei lunghi coltelli"[3].

30 giugno

  1. Otto Ballerstadt - ex capo del "Bayernbund", un gruppo politico secessionista in Baviera
  2. Fritz Beck - direttore del Fondo per gli studenti di Monaco di Baviera
  3. Karl Ernst - membro del Reichstag, leader delle SA a Berlino
  4. Gustav Fink
  5. Alexander Glaser - avvocato
  6. Ernestine Zoref
  7. Hans Hayn - membro del Reichstag, leader delle SA della Sassonia
  8. Edmund Heines - leader delle SA in Slesia e vice di Ernst Röhm
  9. Hans Adam von Heydebreck - membro del Reichstag, Gruppenführer delle SA
  10. Joachim Hoffmann
  11. Kuno Kamphausen
  12. Gustav von Kahr - ex primo ministro della Baviera
  13. Eugen von Kessel
  14. Erich Klausener - capo del dipartimento di polizia del ministero degli affari interni prussiano
  15. Fritz von Kraußer - membro del Reichstag
  16. Heinrich Nixdorf
  17. Fritz Pleines
  18. Hans Ramshorn - membro del Reichstag, brigadeführer e capo della polizia di Gleiwitz
  19. Kurt von Schleicher - generale ed ex cancelliere della Germania
  20. Elisabeth von Schleicher - moglie di Kurt
  21. Theodor Schmidt
  22. Wilhelm Eduard Schmid[4]
  23. August Schneidhuber - membro del Reichstag, capo della polizia di Monaco
  24. Emil Sembach - membro del Reichstag, ex generale delle SS
  25. Hans Erwin von Spreti-Weilbach - aiutante di campo di Ernst Röhm
  26. Gregor Strasser - ex leader dell'ala sinistra del partito nazista
  27. Gerd Voss
  28. Eberhard von Wechmar

1º luglio

  1. Karl Belding
  2. Erwald Kuppel Bergman
  3. Veit Ulrich von Beulwitz
  4. Alois Bittmann
  5. Franz Bläsner
  6. Herbert von Bose - capo ufficio stampa del vice cancelliere Franz von Papen
  7. Kurt Engelhardt
  8. Ernst Ewald Martin
  9. Walther Förster
  10. Fritz Gerlich - giornalista, editore del settimanale cattolico di Monaco Der Gerade Weg
  11. Daniel Gerth
  12. Robert Heiser
  13. Edgar Julius Jung - esponente della Rivoluzione conservatrice, consigliere del vice cancelliere Von Papen
  14. Willi Klemm
  15. Hans-Karl Koch - membro del Reichstag, generale delle SA
  16. Erich Lindemann
  17. Karl Lämmermann
  18. Gotthard Langer
  19. Karl Lipinsky
  20. Hermann Mattheiß
  21. Walter von Mohrenschildt
  22. Lamberdus Ostendorp
  23. Otto Pietrzok
  24. Robert Reh
  25. Ernst Röhm - ministro senza portafoglio e comandante delle SA
  26. Paul Röhrbein - capitano delle SA
  27. Wilhelm Sander
  28. Erich Schieweck
  29. Konrad Schragmüller - membro del Reichstag, capo della polizia di Magdeburgo
  30. Joachim Schröder
  31. Max Schuldt
  32. Walter Schulz
  33. Hans Schweighart
  34. Bernhard Stempfle - prete cattolico e consigliere di Hitler
  35. Otto Stucken
  36. Othmar Toifl
  37. Erwin Villain
  38. Max Vogel - autista di Ernst Röhm
  39. Karl Zehnter
  40. Alexander Zweig
  41. Jeannette Zweig

2 luglio

  1. Ferdinand von Bredow - generale, già ministro della guerra e capo dell'Abwehr
  2. Georg von Detten
  3. Herbert Enders
  4. Ludwig Engels
  5. Hans-Joachim von Falkenhausen - Capo di Stato Maggiore delle SA
  6. Karl-Günther Heimsoth - già dirigente della sinistra del NSDAP, informatore del Partito comunista tedesco
  7. Oskar Heines - leader delle SA a Breslavia
  8. Anton von Hohberg und Buchwald - Obergruppenführer delle SS
  9. Heinrich Johann König
  10. Ulrich Friedrich Kopp
  11. Ewald Köppel
  12. Adalbert Probst - direttore dell'associazione cattolica Deutsche Jugendkraft-Sportverbands
  13. Martin Schätzl
  14. Hans Walter Schmidt - ufficiale delle SA
  15. Max Schulze
  16. Julius Uhl

Note

  1. ^ La punizione è stata severa: 19 capi superiori e 31 capi e membri delle SA sono stati fucilati; sono stati fucilati anche 3 capi delle SS che avevano partecipato al complotto; 13 capi delle SA o civili hanno perso la vita tentando di resistere all'arresto ed altri 2 si sono suicidati; 5 membri del partito, non appartenenti alle SA, sono stati fucilati per la loro partecipazione al complotto; sono state infine fucilate 3 SS, colpevoli di vessazioni nei confronti dei prigionieri. Adolf Hitler, dal discorso pronunciato alla Krolloper il 13 luglio 1934. V. Max Gallo, La notte dei lunghi coltelli, 1999, Mondadori, pag. 366.
  2. ^ AA.VV., Il terzo Reich, vol. Le SS, 1993, H&W, pag. 36.
  3. ^ Victims of the blood purge
  4. ^ In realtà il mite dottor Wilhelm Eduard Schmid che non aveva mai preso parte alla vita politica, venne scambiato per Wilhem Eduard Schmidt, capo locale delle SA. Per scusarsi a nome del Partito, Rudolf Hess fece visita alla vedova dell'innocente e le assegnò una pensione pagata dal governo.

Bibliografia

  • AA.VV., Il terzo Reich, vol. Le SS, 1993, H&W ISBN non esistente
  • Max Gallo, La notte dei lunghi coltelli, Mondadori, 1999 ISBN 88-04-46870-X
  • William L. Shirer Storia del Terzo Reich, Mondadori, Volume I, 2011

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