Vissarion di Bulgaria
Vissarion (in bulgaro Висарион?; fl. XIII secolo) è stato un patriarca della Chiesa ortodossa bulgara nel XIII secolo. È l'unico patriarca bulgaro a non essere stato incluso nell'elenco dei patriarchi del Libro di Boril[1]. L'unica testimonianza della sua esistenza è un sigillo non datato che recita "Vissarion, per grazia di Dio Patriarca dei Bulgari"[1][2]. Si ipotizza che abbia presieduto la Chiesa bulgara durante il regno dell'imperatore Ivan Asen II (r. 1218-1241) e che sia stato omesso negli elenchi perché sosteneva l'unione con la Chiesa cattolica conclusa dall'imperatore Kalojan (r. 1197-1207) e abolita da Ivan Asen II[2]. Gli storici bulgari ritengono che possa essere identificato con il "Patriarca Spiridone", noto grazie a un'agiografia scoperta di recente, il cui nome non è citato in nessuna fonte storica. Nel 1238 il patriarca si oppose al terzo matrimonio di Ivan Asen II con Irene Comneno Ducas perché non era canonico[2][3]. L'imperatore, che amava Irene "non meno di quanto Marco Antonio amasse Cleopatra"[3] secondo i contemporanei, fece perseguitare e giustiziare il patriarca[2]. La Chiesa rifiutò di riconoscere Irene come imperatrice e fece canonizzare Vissarion come santo e commissionò la sua agiografia[3][4]. Note
Bibliografia
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