Via XX Settembre (Ferrara)
Via XX Settembre a Ferrara ha origini medievali ed è precedente alla grande rivoluzione urbanistica dell'Addizione Erculea. Sino al XIV secolo il suo percorso corrispondeva a un antico ramo del Po di Primaro e il fiume prima percorreva anche la futura via della Ghiara. In effetti sia via della Ghiara sia via XX Settembre ebbero per un certo periodo entrambe il nome di via della ghiaia, in riferimento ai ciottoli che il fiume aveva lasciato nel suo vecchio alveo. L'asse viario nacque con una delle prime addizioni cittadine, voluta da Borso d'Este.[1] Tra i monumenti più significativi che vi si affacciano c'è palazzo Costabili, sede del museo archeologico nazionale di Ferrara[2] StoriaL'importanza delle via aumentò sin dalla sua costruzione, dalla fine del XIV secolo, perché divenne parte essenziale del collegamento tra il centro urbano ormai definito attorno alla nuova cattedrale di San Giorgio e l'antico primitivo insediamento attorno alla basilica di San Giorgio fuori le mura raggiungibile attraversando la porta di San Giorgio.[3][2] La nascita della via, sull'antico alveo di un ramo del Po di Primaro prosciugato, corrispose alla scomparsa dell'isola di Sant'Antonio dove, da secoli, era stato eretto il monastero di Sant'Antonio in Polesine. Fu il marchese Niccolò III d'Este a far livellare la strada urbana nel 1401 e il marciapiede venne ornato prima da piccole colonnette in legno e più tardi da colonne in marmo, a indicarne e delimitarne il percorso rettilineo. Questi manufatti vennero tolti nei primi anni del XX secolo.[2] Subito dopo la sua sistemazione come nuova via cittadina Niccolò III donò a chi era interessato i terreni ai lati per costruirvi abitazioni. Le strade attorno vennero sistemate e livellate solo molto più tardi, nel 1779, da Francesco Carafa, il cardinale legato a Ferrara durante il periodo del governo diretto da parte dello Stato Pontificio dopo la devoluzione.[2] Divenne presto area di insediamento privilegiato scelto dalla nobiltà e dalla borghesia locale. Lo stesso Biagio Rossetti, l'architetto dell'Addizione Erculea di Ercole I d'Este, la scelse per edificarvi la sua casa. Origini del nomeA lungo fu corso della Ghiara e il nome che poi venne adottato volle essere una celebrazione del venti settembre 1870 e della breccia di Porta Pia che portò, l'anno successivo, al trasferimento a Roma della capitale d'Italia.[2] Luoghi d'interesse
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