Monastero di Sant'Antonio in Polesine
Il monastero di Sant'Antonio in Polesine è un complesso monastico di fede cristiana cattolica retto da monache dell'ordine di San Benedetto situato a Ferrara in via Gambone 17. StoriaFu fondato nell'alto medioevo dagli agostiniani e nel 1297 passò alle monache benedettine della beata Beatrice II d'Este, figlia del marchese Azzo VII. Da allora il monastero fu sempre protetto e patrocinato dagli Estensi. All'inizio del XIX secolo il complesso è stato restaurato grazie all'intervento della Ferrariae Decus[1]. Amministrativamente parte del Vicariato urbano di Ferrara, parte dell'Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, è intitolato a Sant'Antonio Abate, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. Il nomeL'area dove sorge il complesso rientra nell'addizione di Borso d'Este e anticamente era un'isola, l'isola di Sant'Antonio, che si trovava a sud del Castrum bizantino e il toponimo in Polesine non si riferisce al Polesine (territorio identificato tra i fiumi Adige e Po), ma a questa sua antica natura, cioè a un terreno rialzato e circondato dalle acque.[2] DescrizioneEsternoLa facciata in cotto presenta un porticato. InternoLa chiesa esterna, pubblica, del complesso è in stile barocco, con un bel soffitto affrescato nel Seicento da Francesco Ferrari raffigurante: il Padre Eterno, la Madonna con il Bambino e i santi Benedetto e Antonio Abate. La chiesa interna, per i religiosi, detta anche coro delle Monache, possiede tre cappelle affrescate:
Vi si trova anche una pala con una Flagellazione cinquecentesca, dotata dell'originaria ancona lignea scolpita e dorata. Fa parte del complesso anche un elegante chiostro e la tomba monumentale della fondatrice. Galleria d'immagini
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