Vertice inter-coreano del 2000Il vertice inter-coreano del 2000 si è svolto dal 13 giugno al 15 giugno 2000 a Pyongyang, capitale della Corea del nord, tra Kim Dae-jung, presidente della Corea del sud, e Kim Jong-il, leader supremo della Repubblica popolare democratica di Corea.[1] È stato il primo vertice inter-coreano dalla fine della guerra di Corea (1950-1953). Fu infatti voluto dal presidente sudcoreano che, volendo mettere in atto la politica del sole da lui stesso ideata, aveva intenzione di migliorare i rapporti fra le due coree e proprio grazie a questo meeting gli fu conferito il premio Nobel per la pace.[2] ContestoPerseguendo la politica del sole, Kim Dae-jung decise di fare qualcosa di concreto per aprire un dialogo diretto con la controparte nordcoreana. Fu così che Kim Jong-il, leader della Corea del nord, invitò per 3 giorni a Pyongyang il presidente sudcoreano.[3] È stato il primo vertice inter-coreano dopo l'armistizio della guerra di Corea e, a seguito dei colloqui, l'ultimo giorno è stata annunciata la dichiarazione congiunta Nord-Sud del 15 giugno. Il 25 dicembre 2000, l'agenzia di stampa internazionale Associated Press ha pubblicato la "Top 10 News del 2000", ove a collocato al 5º posto proprio il primo vertice inter-coreano.[4] Dopo i colloqui con la Corea del sud, la Corea del Nord ha continuato a proseguire questa politica di apertura diplomatica anche con il Giappone e gli Stati Uniti. Era anche prevista una visita di Kim Jong-il a Seul, ma non fu mai realizzata a causa del repentino mutamento della situazione geopolitica mondiale, infatti la repubblica popolare democratica di Corea riprese con i test nucleari.[1] Il governo sudcoreano pagò la Corea del Nord circa 500 milioni di dollari per partecipare al vertice. Questo pagamento fu tenuto segreto dalle autorità sudcoreane ed è emerso solamente tre anni dopo, provocando un grande scandalo politico che portò alla condanna di 6 funzionari sudcoreani.[3] Dichiarazione congiunta
Note
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