Urbano Mancini
Lidio Urbano Mancini (San Giorgio in Bosco, 1º dicembre 1912 – Mar Mediterraneo, 27 marzo 1943) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante la seconda guerra mondiale. BiografiaNacque a San Giorgio in Bosco, provincia di Padova, il 1º dicembre 1912 da genitori originari da Cesena. Dopo aver conseguito il diploma magistrale ad Urbino si appassionò al mondo dell’aviazione, entrando come Allievo ufficiale di complemento nella Regia Aeronautica nel settembre 1935. Nell’aprile dell’anno successivo conseguì il brevetto di pilota presso la Scuola di Malpensa volando a bordo di velivolo Caproni Ca.100, e poi quello di pilota militare nel mese di luglio, su velivolo Breda Ba.25.[N 1] Promosso sottotenente fu assegnato all’8º Stormo Bombardamento Terrestre, e il 30 aprile 1938 partì volontario per la Spagna, dove si distinse subito durante i combattimenti tanto da guadagnarsi la promozione a tenente per merito di guerra, e una Medaglia di bronzo al valor militare. Rimase in terra iberica fino al 29 gennaio 1939, quando rientrò in Patria per partecipare subito alle operazioni di occupazione dell’Albania in forza al 36º Stormo Bombardamento Terrestre. Il 15 febbraio 1940 fu assegnato al 46º Stormo Bombardamento Terrestre, passando quindi, dopo lo scoppio delle ostilità, al neocostituito 105º Gruppo di stanza sull’aeroporto di Pisa-San Giusto, il cui comandante era il Ministro degli esteri Conte Galeazzo Ciano[N 2] e di cui egli divenne ufficiale puntatore sul suo velivolo. Combatté sul fronte francese, e poi su Malta, e sul fronte greco, operando su Salonicco, Kotzani, Përmet, Corfù, Mali, Denitzi, Mali Trebiscines, Chiaf, Sfiut, ecc., venendo decorato con una prima Medaglia d’argento al valor militare, e con una seconda per le operazioni nel Mar Mediterraneo compiute fino all’agosto 1942. Il 12 di quello stesso mese, al comando della 254ª Squadriglia,[2] partecipò alle operazioni di contrasto ad una formazione navale nemica operante Mediterraneo occidentale. Nel novembre dello stesso anno,[3] con l’inizio dell’invasione anglo-americana del territorio dell’Africa del nord francese, iniziarono le operazioni in quel settore.[4] Il 9 dicembre affondò[2][N 3] con un siluro la corvetta britannica Marigold, assegnata di scorta al convoglio MKS 31, nella rada di Algeri, scampando alla reazione della caccia nemica.[2] Il 14 febbraio 1943 sostituì il tenente colonnello Ciano[N 4] al comando[5] del 105º Gruppo Aerosiluranti continuando le azioni contro le navi nemiche.[5] Il 27 marzo 1943 condusse[6] da Decimomannu un attacco in massa[N 5] contro navi nemiche nel golfo di Philippeville, da cui non tornò, probabilmente abbattuto[N 6] da un caccia Supermarine Spitfire del No.43 Squadron.[5] Per il coraggio dimostrato durante l’attacco fu decorato con la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.[5] In seguito gli è stato intitolato l'aeroporto di Cervia-Pisignano sede del 15º Stormo dell'Aeronautica Militare Italiana. Onorificenze«Superbo comandante di gruppo siluranti, sempre primo, alla testa dei suoi reparti che trascinava con la virtù dell’esempio eroico, fervido propugnatore di ogni più alto ideale, conduceva intenso ciclo di ardite operazioni di siluramento in settore irto di difese e di insidie, arrecando al nemico ingenti danni. Partito ancora una volta all’attacco di un importante convoglio nemico in navigazione, affrontava impavido e sereno l’uragano di ferro e di fuoco delle navi e dei caccia di scorta. Riusciva a colpire, con decisa volontà, una grossa unità che affondava, ma la sua ala infranta non tornava sul suolo della Patria. Purissimo eroe, espressione della forte gente italica e della sua tradizione guerriera. Cielo del Mediterraneo, 18 novembre 1942 - 27 marzo 1943.»
— [7] «Su velivolo da bombardamento, abile puntatore di gruppo, in numerose azioni, spesso contrastate da violenta reazione contraerea ed aerea, con calma e sereno sprezzo del pericolo, effettuava numerosi bombardamenti su obiettivi del nemico, conseguendo efficaci risultati. In vari scontri con la caccia nemica, impugnando decisamente la mitragliatrice, si prodigava nella difesa della formazione, contribuendo in due successive azioni all’abbattimento di alcuni cacciatori nemici. Cielo della Grecia, novembre 1940-aprile 1941.»
— Regio Decreto 18 marzo 1943[8]
— Regio Decreto 18 giugno 1943[9]
«Cielo di Spagna dicembre 1938 -- gennaio 1939. »
— ottobre 1942
avanzamento per merito di guerra
— Regio Decreto 2 febbraio 1943[13]
Onorificenze estere— 21 maggio 1939
— 12 maggio 1938
— 15 maggio 1938
NoteAnnotazioni
Fonti
Bibliografia
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