Tra grande e, soprattutto, piccolo schermo, ha partecipato ad una settantina di differenti produzioni, tra cui figurano i ruoli nella soap operaLindenstraße (2001-2010) e in vari film TV.[2]
Biografia
Ulrike Claudia Tscharre nasce a Bad Urach, nel Baden-Württemberg, il 15 maggio 1972.[2][3] Cresciuta con due fratelli nella città di Bempflingen, nel Württemberg, come figlia di un austriaco della Carinzia e di madre tedesca.[1][4][5] All'età di 16 anni fonda con gli amici un gruppo teatrale e acquisisce esperienza di recitazione in altri gruppi teatrali indipendenti e in spettacoli radiofonici sul Süddeutscher Rundfunk.
Dopo il diploma di scuola superiore, ha studiato inizialmente letteratura moderna inglese e tedesca a Tubinga.[6] Dopo un lavoro temporaneo in un'agenzia pubblicitaria, nel 1996 ha iniziato la formazione come attrice presso l'Accademia delle arti dello spettacolo di Ulm,[3] che ha abbandonato due anni più tardi.[7] Dopo ruoli sempre più piccoli a teatro, anche a Stoccarda e Bregenz, nonché ruoli in cortometraggi, ha stabilito i suoi primi contatti con la televisione, temporaneamente a Colonia. Dal 2000 ha recitato nella serie televisiva per famiglie Ina e Leo (come Susanne). Ha poi interpretato il ruolo di Marion Beimer, la figlia di Helga Beimer, nella serie TV Lindenstrasse.[3][8] Questa è stata seguita dalle apparizioni nella soap quotidiana Forbidden Love.
Nel 2012, è protagonista, nel ruolo di Nina Hausen, del film TV, diretto da Stephan WagnerLösegeld.[9]
Negli anni successivi Ulrike C. Tscharre ha interpretato principalmente ruoli secondari in famose serie televisive. Ha fatto il suo debutto cinematografico nel 2004 nella tragicommedia Beautiful Women.[10] Da allora è apparsa in numerose altre produzioni televisive.
Oltre alla recitazione, Ulrike C. Tscharre lavora come relatrice in spettacoli radiofonici e produzioni di audiolibri. Le produzioni in cui è stata coinvolta includono l'eco-thriller di Frank Schätzing The Swarm, diversi audiolibri della serie Wallander di Henning Mankell (nel ruolo di Linda Wallander), l'episodio di Abby Lynn Until the End of the World e, a causa della sua trama, Constellation criticato da qualche libro per ragazzi.[11]