Ugo Pizzarelli
Ugo Pizzarelli (Mortara, 10 gennaio 1918 – Cagliari, 25 marzo 2008) è stato un militare italiano. Combatté come ufficiale osservatore della Regia Marina sugli aerei durante la seconda guerra mondiale. Esperto nel campo dei radar, forni consulenze alla NATO e svolse le analisi radaristiche sulla Strage di Ustica per conto della Commissione Pratis, istituita il 23 dicembre 1988 dal presidente del Consiglio dei ministri Ciriaco De Mita[1]. BiografiaUgo Pizzarelli è stato un ammiraglio ispettore capo della Marina Militare italiana. Frequentò l'Accademia Navale di Livorno. Si arruolò il 15 giugno 1940 e venne congedato il 22 gennaio 1980. Combatté nella Seconda guerra mondiale. Partecipò alle analisi sulla Strage di Ustica in qualità di membro della commissione Pratis[2]. Era laureato in fisica. Fu alunno nonché grande benefattore dell'Almo Collegio Borromeo di Pavia: grazie al suo contributo è stato possibile ristrutturare la facciata del Collegio e costruire il piano Iperuranio[3]. È cugino di secondo grado di Annibale Pizzarelli, direttore di coro del Teatro Regio di Parma. Onorificenze«Durante una missione bellica avvistava una formazione navale comprendente una nave portaerei. Benché col velivolo attaccato una prima volta da caccia avversaria, riprendeva contatto col nemico per fornire ulteriori dati. Attaccato una seconda volta da tre caccia, dopo aspro combattimento, veniva costretto ad ammarare con l'apparecchio in fiamme e con un morto a bordo. Con calma e perizia dirigeva la manovra di salvataggio, contribuendo efficacemente a portare in salvo l'equipaggio superstite.»
— Cielo del mediterraneo, 18 ottobre 1941[6]. «Ufficiale osservatore di brillanti qualità militari e di combattente, effettuava numerose ricognizioni particolarmente rischiose su vari fronti del Mediterraneo Centro-Occidentale e Orientale, totalizzando circa 400 ore di voli di guerra. In ogni contingenza si distingueva sempre per ardimento e noncuranza del pericolo.»
— Cielo del mediterraneo, 1º dicembre 1941 - 19 agosto 1942[7]. «Ufficiale osservatore su velivolo da ricognizione strategica partecipava alla luminosa vittoria dell'Ala d'Italia nei giorni 14-15 giugno 1942. In ricognizioni anche notturne svolte in eccezionali condizioni atmosferiche, riusciva a mantenere costantemente il contatto col nemico per fornire preziose notizie. Partecipava inoltre ad una azione di bombardamento sull'apparecchio capo formazione, confermando anche in tali circostanze le sue doti di esperto osservatore e di valoroso combattente.»
— Cielo del mediterraneo, 14-15 giugno 1942[7].
Note
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