Ugo, secondo la Genealogica ex Stirpe Sancti Arnulfi descendentium Mettensis, era il figlio ultimogenito del conte di Blois, Chartres, Châteaudun, Tours, Provins e Reims, dal 1004, Conte di Champagne (conte di Troyes e conte di Meaux), Tebaldo[1] e di Alice de Crépy, come ci conferma la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[2] e come si può dedurre dal documento n° 3517 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 4, di Alice de Crépy[3], figlia del conte Rodolfo II di Valois e Adelaide di Bar-sur-Aube, come ci conferma la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[2], erede della contea di Bar-sur-Aube. Tebaldo, secondo il Hugonis Floriacensis, Liber qui Modernorum Regum Francorum continet Actus 10, era il figlio primogenito del conte di Blois, Chartres, Châteaudun, Tours, Provins e Reims], dal 1004, Conte di Champagne (diciassettesimo conte di Troyes, ottavo conte di Meaux), Oddone II di Blois e di Ermengarda d'Alvernia[4], che, secondo la Genealogiae comes Flandriae era figlia del Conte d'Alvernia, Guglielmo IV e della moglie Humberge (o Ermengarda)[5], figlia di Etienne de Brioude, conte di Gévaudan e Forez, nell'Aquitania orientale[6] e della sua seconda moglie (il matrimonio, avvenuto prima del 960 è confermato dal Cartulaire de l'abbaye de Saint-Chaffre du Monastier et Chronique de Saint-Pierre du Puy[7]), Adelaide d'Angiò (ca 942 - 1026), figlia del Conte d'Angiò e poi, conte di Nantes e duca di Bretagna, Folco II e di Gerberga (che il nome della madre fosse Gerberga è confermato dal documento è il n° II del Cartulaire de l'abbaye de Saint-Aubin d'Angers, Tome I, dove suo fratello, Goffredo Grisegonelle dichiara di essere figlio di Folco e Gerberga (patris mei Fulconis, matris quoque meæ Gerbergæ)[8]) di cui non si conoscono con certezza gli ascendenti.
Biografia
Dopo la morte dello zio, il conte di Champagne (le conte di Meaux, di Troyes) e conte di Vitry, Stefano, (Stephani comitis palatini), che, secondo gli Obituaires de Sens Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Livre d'Anniversaires mid-xiii siècle, avvenne il 19 maggio (XIV Kal Jun) del 1047 o 1048[9], suo padre, Tebaldo divenne reggente delle contee di Meaux, di Troyes, e di Vitry, per conto del giovane nipote, Oddone III, ancora minorenne. Il nipote, qualche anno dopo, pare a seguito dell'omicidio di un nobile della contea di Champagne, si dovette rifugiare in Normandia e Tebaldo ne approfittò per appropriarsi dei titoli e delle terre del nipote, che alla fine abdicò e Tebaldo, circa nel 1066, divenne anche conte, Tebaldo I di Champagne che, distintosi come protettore di abbazie, favorì la riforma monastica.
Suo padre, Tebaldo (Tebaldus comes Carnotensium) morì, nel 1089, secondo gli Obituaires de Sens Tome II, Abbaye de Saint-Père-enVallée, il 30 settembre (II Kal Oct)[10], e, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium fu sepolto a Épernay[11]. Alla sua morte, secondo il Hugonis Floriacensis, Liber qui Modernorum Regum Francorum continet Actus 11, Stefano Enrico, il primogenito, ereditò la contea di Blois e la contea di Meaux, mentre la contea di Troyes, andò a Ugo][12]; Ugo aveva ereditato la contea di Bar-sur-Aube, ed ereditò la contea di Troyes e di Vitry, dopo la morte, nel 1093, di Oddone, il secondogenito, che invece le aveva ereditate nel 1089. Anche il monaco cristiano, storico, autore di cronache, Orderico Vitale, cita Oddone e Ugo, come fratelli di Stefano Enrico e figli di Tebaldo[13].
Alla morte del fratello, Oddone IV, nel gennaio del 1093, Ugo gli succedette nelle contee di Troyes e di Vitry.
Nel 1102, suo fratellastro, Stefano Enrico fu catturato e decapitato nella seconda Battaglia di Ramla del maggio 1102.[14], dopo essere stato assediato nella torre della città[15]. La Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel riporta la morte di Stefano Enrico nel mese di luglio (102 XV Kal Aug)[16], mentre tutti i necrologi riportano la data del 19 maggio[17][18][19]. Alla notizia della sua morte, secondo Orderico Vitale, nella contea di Blois gli succedette il figlio maschio secondogenito, ancora minorenne, Tebaldo[20]., mentre la contea di Meaux, andò a Ugo, che unificando le sue tre contee, di Troyes, di Vitry, e di Bar-sur-Aube, con quella di Meaux, fu il primo ad assumere il titolo di conte di Champagne.
Ugo si recò in Palestina per la prima volta, nel 1104, come ci viene riportato dal Cartulaires de l'abbaye de Molesmes, ancien diocèse de Langres, che riferisce di una visita di Ugo (Hugues, comte de Champagne) all'abbazia, per pregare (orationis gratia) e fare una donazione, prima della partenza[21] e rientrò nei suoi domini nel 1108[22].
Nell'agosto del 1114, Ugo ritornò in Terra santa, accompagnato ancora da Ugo di Pains[23], che rimase in Palestina per diversi anni. Quando, nel 1116, Ugo rientrò in Champagne favorì l'espansione dell'Abbazia di Clairvaux[24] fondata anche per merito delle sue donazioni.
Nel 1125, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, rinunciò alla contea di Champagne a favore di suo nipote, il conte di Blois, Tebaldo[27], il figlio secondogenito del suo fratellastro Stefano Enrico, che continuò a portare unicamente il titolo di conte di Blois, e Ugo, per la terza volta, si recò in Terra Santa, a combattere a fianco dei Cavalieri templari[27], e dove morì nel corso del 1126.
Nel 1110, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, Ugo aveva sposato, in seconde nozze, Isabella, citata come sorella di Rinaldo e Guglielmo (Elizabeth sororem comitis Raynaldi de Burgundia et comitis Guilelmi de Ultrasagonnam)[27], quindi figlia del conte di Mâcon e conte di Vienne, Stefano di Borgogna, detto l'Ardito e di Beatrice di Lorena, figlia di Gerardo di Lorena, figlia del Conte di Metz e Chatenoy e Duca di Lorena, Gerardo I, come ci viene confermato dal documento nº 3791 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 5 (anche se il nome di Beatrice non viene citato, ma viene confermato dalla nota della pagina successiva[30])[31]. Ugo da Isabella ebbe un figlio[29]:
Oddone de Champlitte (ca. 1123 - dopo il 1187), che Ugo non riconobbe come suo[27], in quanto, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, Ugo non poteva avere figli, per cui era figlio di qualcun altro[27] e scacciò dalla sua contea sia la madre che il figlio.
^Detlev Schwennicke, Europäische Stammtafeln: Stammtafeln zur Geschichte der Europäischen Staaten, Neue Folge, Band III Teilband 1 (Verlag von J. A. Stargardt, Marburg, Germany, 1984)
Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 770–806.
Charles Lethbridge Kingsford, "Il regno di Gerusalemme, 1099-1291", cap. XXI, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 757–782.
Alexander Hamilton, "Gli ordini monastici", cap. VII, vol. V (Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 245–294.