Ubaldo di Bastiano da GubbioUbaldo di Bastiano da Gubbio (Gubbio, ... – ...; fl. XIV secolo) è stato un giurista e scrittore italiano, autore del Teleutelogio. BiografiaNato a Gubbio tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo da famiglia benestante, figlio di tale Bastiano (o Sebastiano), non sono conosciuti molti dettagli circa la sua vita, anche a causa dell'ampia diffusione in area eugubina del nome Ubaldo, che ha spesso confuso gli studiosi e causato sovrapposizioni con altri omonimi vissuti nello stesso periodo.[1] È noto che nel 1326 fu studente di diritto a Bologna e allievo del canonista Giovanni d'Andrea; in tale data risultava già orfano di padre.[1] Nell'autunno 1327 è testimoniata la sua presenza a Firenze al seguito del duca Carlo d'Angiò, quale giudice e funzionario incaricato dell'estimo.[1] È probabile che il suo soggiorno a Firenze possa essere stato interrotto dall'improvvisa morte del duca di Calabria nel novembre 1328.[1] In questi anni fu autore del Teleutelogio, un'operetta morale-didascalica in lingua latina che inscena un dialogo tra Ubaldo stesso e la Morte.[1] Da un atto notarile firmato da Mino de Bonis risulta che Ubaldo si trovasse a Grosseto il 2 giugno 1331, quando affidò al frate Carmignano di Feo la procura di trattare i propri affari legali.[1] Da questo momento le sue sorti non sono più conosciute.[1] Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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