Tumore bruno
Il tumore bruno è una lesione dell'osso che può insorgere quando l'attività degli osteoclasti aumenta eccessivamente, come ad esempio in corso di iperparatiroidismo. A dispetto del nome, non si tratta di un vero tumore, anche se può essere scambiato per tale.[1] I tumori bruni hanno aspetto radiotrasparente ai raggi x. PatogenesiI tumori bruni sono costituiti da tessuto connettivo fibroso, osso spugnoso e vasi sanguigni, ma sono privi di matrice ossea. Gli osteoclasti consumano l'osso trabecolato composto dagli osteoblasti e si genera così una zona di deposizione di nuovo osso seguita da ulteriore riassorbimento, che può espandersi oltre il margine dell'osso preesistente coinvolgendo il periostio e provocando dolore. La caratteristica colorazione brunastra deriva dalla deposizione di emosiderina nelle cisti lasciate dal processo di osteolisi. I depositi di emosiderina non sono un reperto esclusivo dei tumori bruni: è possibile trovarli anche nei tumori a cellule giganti dell'osso.[2][3] Note
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