Il tryzub (in ucrainoТризуб?; lett. "Tridente"), noto anche come tridente ucraino o tridente bizantino d'Ucraina, era lo stemma dei principi Rjurikidi e della Rus' di Kiev. È il simbolo presente nello stemma dell'Ucraina.
Esistono diverse teorie sull'origine e il significato del tryzub ma nessuna di esse è generalmente accettata:[1] viene spesso interpretato come un'immagine stilizzata di un falco[2] o di un'ancora a forma di croce.[3][4]
Nella Rus' di Kiev, il Tridente era un emblema dei principi Rjurikidi, ma si ritiene fosse un antico simbolo slavo.
Non è facile determinare il significato del tridente, almeno perché non se ne trovano menzioni scritte nelle fonti della Rus' kieviana, e gli storici non conoscono nemmeno il suo nome in antico russo.[4]
Oggi, i manufatti più antichi con il tryzub sono quello di Svjatoslav I a due denti (raffigurato su un sigillo trovato nel 1912 durante gli scavi della Chiesa delle Decime),[5] quelllo su monete d'oro e d'argento di Vladimir I (969-1015). Nella letopis' bulgara Cronaca di Manasse (XIV secolo) vi è un'illustrazione dell'esercito di Svjatoslav nei pressi di Drăstăr con bandiere con tridenti.
I tryzuby sui mattoni della chiesa delle decime a Kiev (986-996) fecero una grande impressione sui contemporanei. I tryzuby furono fusi sulle piastrelle della Cattedrale della dormizione a Volodymyr (1160) ed è presente un unico tryzub inciso nella Cattedrale di Santa Sofia a Kiev sul pilastro della galleria meridionale, che prima della ricostruzione era la parete settentrionale esterna della cattedrale; si ritiene che la forma di questo segno appartenesse al principe di Polock Brjačislav Izjaslavič.[5]
Al 2016 si conoscono più di duemila oggetti recanti le effigie dei Rjurik:[5] monete, pendenti, sigilli, anelli, ornamenti sui foderi di spade, utensili, manoscritti; mattoni, tegole, pietre di chiese, castelli, palazzi. Soprattutto molti tryzuby sono presenti in diverse versioni sui ciondoli della Rus' di Kiev che servivano come distintivi o certificati dei funzionari della Rus' di Kiev.
Il tryzub divenne un simbolo araldico ereditario per i discendenti di Vladimir I, Svjatopolk I (1015-1019), Jaroslav I (1019-1054) e altri gran principi.
Il doppio dente era lo stendardo di Izjaslav I (1054–1073, 1076–1078), Svjatopolk II (1093–1113) e del principe galiziano Lev I Danilovič (1264–1301).
Il "Segno dei Rjurik" era diffuso in tutti i principati dello Stato kieviano per diversi secoli, ma subì delle modifiche, e in alcuni casi passò addirittura da tridente a bidente; oppure al classico tridente di Vladimir furono aggiunti una croce su uno dei bracci o sul lato, una falce di luna e altri ornamenti. Gli storici hanno scoperto che quando lo stemma passava di padre in figlio, venivano apportate piccole modifiche alla "versione del padre" - quindi c'erano molte varietà del "segno dei Rjurik".
Il tridente era anche usato come simbolo nel folklore ucraino e nell'araldica della chiesa.
Mattone con tridente del principe Vladimir. X secolo (trovato nel 1908 tra le rovine della Chiesa delle Decime)
Secondo una ricerca di S. V. Beleckij, per 39 principi della 5ª-7ª generazione della famiglia Rurik vissuti tra la fine del X e l'inizio del XII secolo, sono ora noti poco più di 14 tipi di tryzuby, ovvero circa il 36% dei principi usavano dei propri stemmi. Per i rappresentanti delle successive sei generazioni di Rjurik (circa 280 persone) vissute tra il XII e il XIII secolo, Beleckij cita più di 250 tipi di stemmi principeschi, cioè più del 90% dei principi Rjurikidi usava "segni personali e ancestrali".[4]
Periodo dell'oblio
La riduzione dell'uso del tryzub iniziò a metà dell'XI secolo, quando cessò di essere coniato sulle monete della Rus' di Kiev. Soltanto Vladimir I, Jaroslav I e Svjatopolk I fecero coniare monete con il tridente.[5]
I sigilli con il "segno dei Rjurikidi" furono usati ancora nel X-XIII secolo.[5] A metà del XIII secolo scomparvero completamente come simboli statali o personali dei principi.[5]
Il periodo dell'oblio del tryzub durò dalla metà del XIII secolo fino alla fine del XVIII secolo, quando furono trovate le prime monete della Rus' di Kiev con questo segno. I tentativi di analizzare il tryzub iniziarono all'inizio del XIX secolo e il termine "trizub" fu usato per la prima volta dallo storico russo Nikolaj Karamzin nella sua opera del 1815 Storia dello Stato russo.
XX secolo
Dopo la rinascita nel 1917 dello Stato ucraino indipendente come "Repubblica Popolare Ucraina" (RPU), il politico del Partito Socialdemocratico del Lavoro Ucraino e storico dell'arte Dmytro Antonovič propose il tryzub come emblema del nuovo Stato.[6] A dicembre 1917, il tridente fu adottato come emblema della repubblica popolare ucraina e coniato sulle monete.[6]
Infine, il tridente di Vladimir è stato adottato su suggerimento di Hruševs'kyj, come emblema di Stato della RPU dalla Mala Rada (12 febbraio 1918 a Korosten') e dalla Central'na Rada (22 marzo 1918). L'autore dei progetti era Vasil' Kryčevs’kyj. Contemporaneamente, il 22 marzo 1918, furono approvati gli emblemi grandi e piccoli della Repubblica popolare ucraina con il segno del tridente.
Come stemma dello Stato ucraino, il tridente rimase sotto l'Etmanato di Skoropads'kij (1918) e poi sotto il Direttorio della Repubblica Popolare Ucraina. L'emblema della flotta ucraina del Mar Nero (legge del 18 luglio 1918) era un tridente con una croce.
Nel 1929, l'Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini adottò il tryzub nel proprio stemma, sostituendo il dente centrale con una spada. Il 15 marzo 1939, anche il Sejm dell'Ucraina dei Carpazi riconobbe il tridente con una croce come emblema dello Stato. Alcune organizzazioni cattoliche ucraine hanno gli emblemi del tridente con una croce.
Le autorità sovietiche chiamarono il Tridente "un segno dei nazionalisti ucraini" e lo resero illegale.[7]
All'inizio degli anni novanta, gli storici hanno dibattuto sulla legittimità dell'uso del tridente come emblema di Stato. Gli oppositori del tridente affermarono che era un segno della dinastia Rjurik e non aveva nulla a che fare con l'intero popolo ucraino. Volodymyr Šajan definì il tridente "il Grande Sacramento dell'anima ucraina".
Dopo il ripristino della statualità nazionale ucraina nel 1991, la Verchovna Rada con la sua risoluzione "Sull'emblema di Stato dell'Ucraina" del 19 febbraio 1992 ha approvato il tridente come l'emblema dell'Ucraina.[8] Secondo l'articolo 20 comma 4 della Costituzione dell'Ucraina, adottata il 28 giugno 1996, l'elemento principale del grande emblema di Stato dell'Ucraina è il simbolo dello Stato Principesco di Volodymyr il Grande".[9]
Teorie e ipotesi sull'origine e il significato
Lo storico dell'arte ucraino Volodymyr Sičyns'kyj fornì un elenco di interpretazioni del tridente formulate fino alla metà del XX secolo:[10]
Rappresentazione schematica e stilizzata di una colomba come simbolo dello Spirito Santo o altro uccello
Un fiore, candeliere o ornamento stilizzato
Un disegno stilizzato di un arco e una freccia, poi chiamato "kuša", usato come segno del magistrato di Kiev nei secoli XVI-XVIII.
La testa (estremità) della mazza o dello scettro del principe, o la corona come simbolo del potere nei secoli XVI-XVII.
^ G. I. Šapovalov, О символе „якорь-крест“ и значении знака Рюриковичей, in Византийский Временник, vol. 57, n. 82, 1997, pp. 204—210. URL consultato il 12 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2019).
^abcd O. F. Belov e G. I. Šapovalov, Український Тризуб. Історія дослідження та історичний реконструкт, Zaporižžja, Дике поле, 2008.
^ O. Tarapon, Тризуб, in V. P. Kocura, O. I. Potapenko e Vi. V. Kujbida (a cura di), Енциклопедичний словник символів культури України, Korsun'-Ševčenkivs'kyj, Вид. В. М. Гавришенко, 2015, p. 808.
^(UK) Про Державний герб України, su Офіційний вебпортал парламенту України. URL consultato il 18 marzo 2022.
^(UK) Конституція України, su Офіційний вебпортал парламенту України. URL consultato il 18 marzo 2022.
«Стаття 20§4. Головним елементом великого Державного Герба України є Знак Княжої Держави Володимира Великого (малий Державний Герб України).»
^ V. S. Sičyns'kyj, Український тризуб і прапор, Winnipeg, 1953, p. 24.
S. D. Beleckij, Древнейшая геральдика Руси, in Повесть временных лет, San Pietroburgo, Вита Нова, 2012, pp. 431—463 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
Тризуб, in Енциклопедія українознавства, vol. 9, Видавництво „Молоде Життя“, pp. 3257-3258.
K. J. Hlomozda, Тризуб, in Енциклопедія історії України, vol. 10, Наукова Думка, 2013, p. 150-151.
O. Pasternak, Пояснення Тризуба, герба Великого Київського князя Володимира Святого. Переднє слово проф. С. Шелухіна [передрук з видання 1934 року, видано в Ужгороді накладом «Учительської громади», Kiev, Веселка, 1991.
A. L. Karnauch, Тризуб как знак Великой богини Киевской Руси, 2ª ed., Dnepropetrovsk, Академия истории, 2015. URL consultato il 12 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2017).
V. Modzalevs'kyj e H. Narbut, До питання про державний герб України, in Наше минуле, vol. 1, Kiev, 1918.
M. Andusjak, Тризуб (PDF), Monaco, Бернигора, 1947.
Рід та знамено, I-IV, Francoforte, 1947.
Volodymyr Trembic'kyj, Український Національний та Державний Герб, in Календар-альманах Українського Народного Союзу на 1967 рік, Jersey City, New York, pp. 168—174.
O. Tarapon, Тризуб, in V. P. Kocura, O. I. Potapenko e Vi. V. Kujbida (a cura di), Енциклопедичний словник символів культури України, Korsun'-Ševčenkivs'kyj, Вид. В. М. Гавришенко, 2015, p. 806-808.