Dopo una stagione conclusasi con l'ottavo posto e l'eliminazione nei playoff ai quarti di finale, la Trentino Volley decise di cambiare strategia, cercando di puntare su una squadra giovane e con giocatori di talento, in grado in pochi anni di lottare per lo scudetto.
Oltre al cambio di allenatore e l'acquisto di Matej Kazijski, la squadra vide l'arrivo di altri nomi importanti, tra i quali l'opposto bulgaro Vladimir Nikolov[1], il palleggiatore serbo Nikola Grbić[2] e la sorpresa della pallavolo italiana, il marchigiano Emanuele Birarelli.
La stagione regolare si concluse con il primo posto; 59 punti frutto di 21 vittorie e 5 sconfitte. Tra le mura amiche la squadra vinse 12 delle 13 partite giocate durante la stagione regolare: solo la Sisley Treviso riuscì a violare il PalaTrento, dopo averla estromessa anche dalla Coppa Italia.
Il cammino nei playoff (che in questa stagione si giocarono al meglio delle 3 partite) della compagine trentina iniziò contro il Cimone Modena, che venne battuta sia in casa[3] sia in trasferta al PalaPanini[4].
In semifinale la squadra trentina affrontò la M. Roma Volley, squadra con cui Trento aveva sempre vinto[5]; anche in questa fase la tradizione venne confermata, ed entrambe le partite videro la vittoria della compagine trentina per 3 a 0[6][7]. La squadra si qualificò così per la prima finale della sua storia, dove l'avversaria a cui contendere lo scudetto fu la Copra Nordmeccanica Piacenza[8].
Il 1º maggio, in un PalaTrento tutto esaurito (si fece fatica infatti ad accontentare le numerosissime richieste dei tifosi trentini, di gran lunga superiori alla capienza dell'impianto sportivo)[9], l'Itas Diatec mandò in delirio i suoi tifosi aggiudicandosi "gara 1" per 3-0[10]. Il 4 maggio si giocò la seconda gara: i primi due set furono giocati in maniera impeccabile dalla squadra emiliana, salvo poi subire la rimonta dei trentini, che riuscirono a riportarsi in parità. Il tie-break, giocato punto a punto, se lo aggiudicò Piacenza, portando la serie sul 1-1 e rendendo in questo modo necessaria per l'assegnazione dello scudetto la terza gara.
Il 7 maggio 2008 la Trentino Volley batté Piacenza 3-0[11] davanti a 4.200 spettatori e si aggiudicò il titolo di Campione d'Italia; si garantì in questo modo, per la stagione 2008-2009, la partecipazione in Champions League[12].
Lo scudetto dell'Itas Diatec costituisce un record per la città di Trento: in nessun altro sport una squadra del capoluogo trentino era riuscita ad imporsi come Campione d'Italia. Si assistette a numerosi festeggiamenti, che per due giorni riempirono la città di bandiere e sciarpe gialloblu[13].