Federico II aveva tratto vantaggio dalle difficoltà di Maria Teresa nel rimanere come Sacra Romana Imperatrice e Regina di Boemia, secondo la Prammatica Sanzione del 1713, e nel 1740 occupò la Slesia, parte della Monarchia asburgica sin dal 1526. Fallirono diversi tentativi di scacciare gli invasori, mentre le truppe degli alleati di Federico (Francia, Sassonia e Baviera) combattevano nelle terre adiacenti della Boemia.
I negoziati segreti di pace si svolgevano dall'autunno del 1741, ma Federico invase ancora la Boemia e sconfisse le truppe austriache nella battaglia di Chotusitz il 17 maggio 1742. Con l'interessamento di John Carmichael, inviato del Regno di Gran Bretagna e desideroso di evitare altre guerre in Europa, furono concluse le trattative per la pace.
Nonostante il nome del trattato, esso fu effettivamente siglato a Berlino.[1] Questo trattato, insieme al trattato di Berlino firmato il 28 luglio 1742, mise ufficialmente fine alla prima guerra di Slesia. Eccettuando la spartizione della Slesia di Cieszyn e l'incorporazione della regione di Hlučín nel 1920, la linea di demarcazione del 1742 determina ancora oggi il confine tra Repubblica Ceca e Polonia.