Transizione energeticaLa transizione energetica è il passaggio dall'utilizzo di fonti energetiche ad alta impronta carbonica a fonti energetiche a basse emissioni, e fa parte della più estesa transizione verso economie sostenibili attraverso l'uso di energie rinnovabili ed energia nucleare, l'adozione di tecniche di risparmio energetico e di sviluppo sostenibile.[1] Il passaggio può essere portato avanti seguendo diversi approcci, preferenzialmente in parallelo, in modo da eliminare la dipendenza da combustibili fossili e migliorare l'efficienza energetica dalla parte della produzione di energia e del consumo degli utenti, nonché nella sua distribuzione e conservazione. Le fonti energetiche verso le quali virare sono quelle a ridotta impronta carbonica ed ambientale, definite da UNECE[2], JRC[3] e IPCC[4] come fonti di energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, concentrazione solare, geotermico) e nucleare. Il passaggio può consistere nella sostituzione degli impianti produttivi, oppure nella loro conversione o ripotenziamento, in modo da ottenere una produzione più efficiente e di minore impatto ambientale, oppure operando un miglioramento nell'efficienza dei sistemi utilizzati dai consumatori, come l'utilizzo di tecnologie a risparmio energetico o in generale più efficienti. Similmente si può operare un maggiore isolamento, termico o elettrico, laddove si intenda trasportare o conservare dell'energia. Di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi, riveste l'elettrificazione dei consumi mediante l'impiego di auto elettriche e sistemi di riscaldamento basati su pompa di calore o elettrici. La transizione energetica è in corso in diversi paesi, in particolare i più tecnologicamente avanzati o i più motivati verso la conservazione dell'ambiente naturale. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, ad oggi solo pochi stati hanno una copertura del fabbisogno di energia elettrica da fonti rinnovabili prossima al 100% (Norvegia, Islanda e Costa Rica), accomunate dall'elevata disponibilità di fonti rinnovabili non aleatorie come idroelettrico e geotermico, a causa delle particolari condizioni orografiche e del sottosuolo, che facilitano la gestione della rete e il bilanciamento di fonti rinnovabili aleatorie. Note
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