Trampolini di salto con gli sci in ItaliaI trampolini di salto con gli sci in Italia sono impianti sportivi nei quali viene praticato il salto con gli sci. Nella storia dello sci italiano sono stati costruiti complessivamente diversi trampolini, di cui alcuni non più operativi, in 17 località[1]. Quasi tutti si trovano concentrati lungo l'arco alpino, con l'unica eccezione del Trampolino Roma a Roccaraso, e del trampolino "Lago" (certificato olimpionico) a Rocca di Mezzo, entrambi in provincia dell'Aquila. StoriaIl primo trampolino per il salto con gli sci venne realizzato a Bardonecchia (Torino) nel 1908 dall'italiano Paolo Kind (fondatore della prima Unione Ski Club Italiani - USCI, poi confluita nella Federazione italiana sport invernali) e dal norvegese Harald Smith: fu inaugurato l'anno successivo con la prima edizione del Campionato italiano di salto con gli sci, vinto dallo stesso Paolo Kind. Sempre a Bardonecchia e nello stesso anno, i fratelli norvegesi Harald Smith e Trigwe Smith saltarono alle distanze di 43 e 40 metri, conquistando così il nuovo record del mondo dell'epoca. Il 17 marzo 1935 lo svizzero Fritz Kainersdörfer conquistò il record del mondo con un salto di 99,5 metri presso il Trampolino Gigante di Ponte di Legno; nello stesso giorno il norvegese Olav Ulland saltò 103,5 m, ma a causa della caduta in fase di atterraggio il risultato non fu convalidato. Nello stesso impianto, l'anno seguente Bruno Da Col riuscì superare il limite italiano dei 100 metri. Il 16 agosto 2007 l'austriaco Gregor Schlierenzauer ha conquistato un nuovo record di salto estivo con 143,5 m saltando sul trampolino a monte nello Stadio del Trampolino di Pragelato. NormativaIl legislatore italiano inquadra la pratica sportiva del salto con gli sci negli sport invernali da discesa[2]. Gli impianti sportivi vengono definiti tecnicamente come "piste per il salto con gli sci"[3], dotate di uno o più trampolini. L'individuazione delle aree in cui costruire le piste per il salto con gli sci è riservata alle Regioni e province autonome, le quali possono stabilire disposizioni ulteriori rispetto alla legge quadro nazionale. Per motivi di sicurezza, non è normalmente consentito l'accesso o il transito sulla pista da salto da parte di chi pratica altri sport da discesa o fondo. Il saltatore deve indossare il casco di sicurezza omologato. Trampolini operativi
Trampolini del passato
Note
Voci correlateCollegamenti esterni
|