Traduzione amatorialeLa traduzione amatoriale[1] (oppure traduzione generata dagli utenti[2], fan traduzione, traduzione di comunità, traduzione collaborativa[3]) è una traduzione realizzata dagli appassionati di opere scritte o multimediali, spesso in una lingua per la quale non è ancora stata resa disponibile la traduzione ufficiale[2]. Generalmente, i fan non hanno una formazione al pari dei traduttori professionisti[2], ma partecipano volontariamente a progetti di traduzione a seconda dei loro interessi per specifici generi audiovisivi, serie TV, film, ecc.[4] Tipologie di traduzione amatorialeTra le diverse aree che sono oggetto d’interesse per la traduzione amatoriale spiccano:
StoriaLa traduzione amatoriale di materiale audiovisivo, in particolare il sottotitolaggio di anime, risale agli anni ottanta[2]. O’Hagan (2009) sostiene che il fansub si è sviluppato come forma di protesta contro “gli innumerevoli doppiaggi degli anime trasmessi al di fuori del Giappone in versioni eccessivamente modificate”[2], che hanno spinto i fan alla ricerca di versioni più fedeli [2][11] in tempi brevi[11]. I primi tentativi di sottotitolaggio e doppiaggio amatoriale consistevano nella manipolazione delle cassette VHS, un'attività dispendiosa e costosa[11]. Lupin III, prodotto negli Stati Uniti a metà degli anni ottanta, è stato il primo esempio conosciuto di fansub e ha richiesto circa un centinaio di ore per sottotitolare ciascun episodio[11]. Risvolti socialiL’evoluzione dell’industria culturale, i progressi tecnologici e l’espansione di piattaforme online hanno contribuito alla crescita della traduzione amatoriale. Di conseguenza, sono aumentate le comunità di traduttori amatoriali, così come le tipologie dei contenuti tradotti[12]. Senza alcun dubbio, di queste traduzioni beneficiano innanzitutto gli spettatori, i lettori e i fan di videogiochi, a loro volta appassionati di vari prodotti della cultura di massa[12], dato che hanno la possibilità di ricevere informazioni di prima mano provenienti dalle culture straniere. Altri beneficiari sono il settore dell'intrattenimento e altre industrie culturali, poiché in questo modo i loro prodotti acquisiscono visibilità a livello mondiale, dando origine a fenomeni di immersione o assimilazione culturale. Tuttavia, alcuni considerano la traduzione amatoriale una potenziale minaccia per la traduzione professionale[13]. In realtà, le “comunità di traduzione”[14] fanno leva sulla volontà di condivisione, sul volontariato, sullo spirito del “fai-da-te”[12] e, soprattutto, sulla passione e l'entusiasmo per il raggiungimento di un obiettivo comune. Come per molte professioni che richiedono specializzazione e creatività, nell'industria della traduzione sono necessarie grande esperienza e notevoli conoscenze[13]. Lungi quindi dal poter essere considerata una minaccia, la traduzione amatoriale porta con sé due vantaggi: per i traduttori amatoriali rappresenta un’esperienza utile per raggiungere una discreta preparazione a prescindere che vogliano trasformare il loro hobby in un lavoro o meno; per i traduttori professionisti è una fonte da consultare quando si imbattono in progetti di traduzione simili. Va inoltre sottolineato che con l’evoluzione della traduzione amatoriale i contenuti non si limitano più solo a film, videogiochi e fanfiction ma riguardano anche altre tipologie di prodotti che sono apparse negli ultimi anni: corsi di formazione, discorsi politici e reportage del giornalismo indipendente. Questo attribuisce un nuovo significato alla traduzione amatoriale, fino a renderla un fenomeno di natura sociale e non solo di intrattenimento[12]. Proprio come afferma Henry Jenkins, la cultura popolare può portare a forme collaborative di costruzione del significato favorendo una cultura pubblica che occupi una posizione di maggior rilievo a livello collettivo. In questo contesto, l’esempio più importante viene dal mondo dei videogame[15]: in quanto pratica emersa di recente, che dipende dai progressi dell’architettura di Internet, non è più incentrata sull’interesse del singolo come era in origine, ma acquisisce visibilità di fronte all’intera società. Va dunque riconosciuto che in qualche modo la traduzione amatoriale è un fenomeno inevitabile[12]. Problemi riguardanti copyright e censuraSpesso, il confine tra traduzione amatoriale e attività che costituisce una violazione del copyright è labile: solitamente i fan traducono film, videogiochi, fumetti, ecc., senza richiedere i dovuti permessi ai proprietari del copyright[2][16]. Vari studi condotti sull'argomento hanno dimostrato che i traduttori amatoriali svolgono questa attività perché sono appassionati delle opere che traducono e vogliono aiutare altri fan ad accedere a tali materiali[16][17]. I proprietari dei copyright spesso tollerano la traduzione amatoriale in quanto può contribuire a far conoscere i loro prodotti a un pubblico più ampio[2]. Note
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