Torta è un termine generico utilizzato in italiano e in altre lingue dell'Europa meridionale per riferirsi a un dolce normalmente cotto in forno e generalmente di forma rotonda e piatta (ma anche a ciambella, a mattonella o a cupola), a volte da consumare in occasione di ricorrenze ed eventi particolari.[1] Il lemma "torta" viene anche applicato a preparazioni salate che prevedono un involucro di pasta e un ripieno.[1]
Etimologia e storia
Torta deriva dal termine latino tardo tōrta[2], il quale può avere vari etimi. La spiegazione tradizionale (che non tiene conto dell'alternanza ŏ ~ ō) lo vuole derivato da tortus, participio passato di torquēre, ‘ritorto, rotondo’, seguendo un non ben attestato significato di ‘pane piatto e rotondo’[3]. Joan Corominas parte invece dal greco antico: τωρτίδιον?, tōrtídion, contrazione in greco antico: τὸ ἀρτίδιον?, tò artídion ("il panino"), da cui sarebbe venuta fuori torta escludendo il diminutivo; dalla differente contrazione in greco antico: ταρτίδιον?, tartídion sarebbe sorta tarta, da cui tartina[4].
La più antica ricetta di torta nota è la torta alla parmigiana, presente nel Liber de Coquina (XIII secolo), e comprende sei o più strati di ingredienti diversi.
Caratteristiche
Ne esistono di svariati tipi, classificati generalmente:
In base al tipo di preparazione: dolce o salata.
In base alla temperatura di servizio: calda, semifredda o fredda.
Secondo il metodo di produzione: cotta o cruda.
In base alla forma dello stampo: a ciambella, a mattonella, a cupola.[1]
in base al tipo di ingredienti usati: vegani.
Nel mondo
Al di fuori dell'ambito italofono, le torte dolci e salate si suddividono in due grandi categorie non riconosciute nella lingua italiana:
Quelle formate da un pane dolce, più o meno arricchito, solitamente modellato dalla teglia in cui è cotto.[5][6] Solitamente costituite da farina, zucchero, uova, una componente grassa (ad esempio burro, olio o margarina), una componente liquida e agenti lievitanti.[6] A seconda del Paese di provenienza esse prendono un dato nome. Ad esempio, questo tipo di torte è conosciuto come cake nei paesi anglosassoni, e gâteau in quelli francofoni.
Quelle realizzate rivestendo un contenitore poco profondo con un impasto steso sottilmente e riempiendolo con una miscela che può essere dolce o salata. Esse vengono quindi cotte finché la crosta è croccante e il ripieno è cotto; in alcune di esse può essere aggiunto un secondo strato di pasta in cima, per formare anche una crosta superiore.[5][7] In questa categoria di piatti vi sono la crostata,[5] la pecan pie,[6] la torta di zucca,[6][5] la shoofly pie,[7] la mock apple pie, la quiche e la torta pasqualina. Nei paesi di lingua inglese esse sono conosciute come pie, mentre in Francia sono note come tourte.
Nella cultura popolare
Esistono alcuni modi di dire inerenti alle torte fra cui spartirsi la torta, che significa dividersi i proventi di un'attività, spesso illecita, e fare la torta, cioè mettersi d'accordo per ottenere dei vantaggi. Ad esempio in una partita di calcio, fare la torta ha il significato di mettersi d'accordo prima sull'esito finale dell'incontro.
Note
^abcDizionario delle cucine regionali italiane, Slow Food, 2010, p. 705.
^ Alberto Nocentini, L'etimologico, con la collaborazione di Alessandro Parenti, Milano, Le Monnier-Mondadori Education, 2010, p. 1247, ISBN978-88-00-20781-2.