Torre dell'Orologio del Palais de la Cité
La Torre dell'Orologio del Palais de la Cité è una torre del palazzo di giustizia di Parigi, che fa parte della Conciergerie. CostruzioneA nord-est del Palais de la Cité, dimora dei re di Francia da Ugo Capeto, re Giovanni II il Buono fece costruire una torre tra il 1350 e il 1353, su un ex terreno paludoso, il cui campanile era dominato da una lanterna e che in seguito divenne la Torre dell'Orologio del Palais de la Cité[1]. Nel tempo ha svolto un ruolo di guardia per la sicurezza del palazzo. È rettangolare, massiccia, alta 47 metri e le sue mura erano spesse quasi un metro quando fu costruita. Sopra l'altissimo basamento su cui poggiava, il corpo murario della torre formava una leggera rientranza[1]. Le facciate nord ed est avevano due finestre, in due file sovrapposte. In alto, un piccolo padiglione rettangolare era sormontato da un campanile. L'orologio
L'orologio è incorniciato da due grandi figure allegoriche che rappresentano Legge e Giustizia. Due targhe poste sopra e sotto l'orologio recano iscrizioni latine:
L'attuale quadrante è di forma quadrata, con un diametro di un metro e mezzo ed è adornato al centro da raggi sgargianti e dorati; è posto sul manto reale di Francia azzurro con gogli bianchi. Le lancette in rame sbalzato e bronzato, la grande punta di lancia per i minuti, il finale piccolo in fleur-de-lis ed esteso da una lancetta che termina con una mezzaluna per le ore, si spostano su numeri romani colorati in rilievo sul quadrante. RestauriLa Torre dell'Orologio ha subito ampi restauri. Una prima campagna fu condotta dal 1840 al 1843 per consolidare la parte inferiore e stabilire un corpo di guardia alla sua base. Altri interventi vennero realizzati tra il 1843 e il 1848, poi tra il 1860 e il 1861, e le restituirono un aspetto medievale, soprattutto nelle sue parti superiori. La sala a volta del quarto piano, detta della "Regina Bianca", rinforzata all'esterno da dieci contrafforti, conservava ancora tracce della sua decorazione policroma interna. È stata completamente restaurata, come il livello superiore della torre, dove sono stati evocati merli che non c'erano, come illustrato da disegni a partire dalla fine del XVIII secolo e fino all'inizio del XIX. Dal 2011 la torre è stata oggetto di un'importante campagna di restauro terminata nel novembre 2012. L'orologio è stato restaurato in maniera coerente con i più antichi documenti disponibili negli archivi della Biblioteca Nazionale. Sono state rifatte le dorature e le pitture. Il cambiamento più notevole è stato il restauro del fondo azzurro cosparso di gigli di disegno diverso da quelli risalenti al restauro del 1686. Note
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