Tommaso CacciniTommaso Caccini, al secolo Cosimo Caccini, (Firenze, 26 aprile 1574 – Firenze, 12 gennaio 1648), è stato un predicatore italiano, dell'ordine domenicano. BiografiaNato a Firenze da Giovanni Caccini e da Maddalena Corsini, Cosimo Caccini entrò nell'ordine domenicano della Chiesa cattolica a 15 anni. Caccini iniziò la sua carriera nel monastero di San Marco e poco alla volta acquistò la fama di predicatore appassionato. Frequentemente teneva i suoi sermoni presso Santa Maria Novella in Firenze.[1] Alcuni storici, comunque, ritengono che Caccini nutrisse ambizioni di scalare la gerarchia domenicana da qui «il suo fanatismo era un tutt'uno con la sua personale ambizione all'interno dell'ordine domenicano».[1]. È possibile che un indizio dell'ambizione di Caccini fosse rinvenibile nella sua decisione di assumere il nome di Tommaso in onore del famoso teologo Tommaso d'Aquino.[1] Tommaso d'Aquino era riconosciuto come il maggiore teologo della chiesa e le sue speculazioni filosofiche erano di altissimo livello.[2] Ma fra Tommaso Caccini era poco interessato a bilanciare la filosofia con la fede: infatti i sermoni di Caccini erano considerati molto controversi al punto da indurre l'arcivescovo di Bologna a prendere dei provvedimenti disciplinari,[1] e la sua Storia ecclesiastica del primo Concilio niceno, pubblicata a Lucca nel 1637, «non è altro che una raccolta di citazioni, spesso rozzamente manipolate, dalle opere dei Padri della Chiesa»,[3] rivelandolo storico e teologo molto modesto. È passato agli annali della Storia per aver sporto la denuncia al Santo Uffizio, dalla quale ebbe inizio il processo a Galileo Galilei. Note
Bibliografia
Voci correlate
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