Tommaso Asen PaleologoTommaso Asen Paleologo (in latino Thomas Assanus Paleologus, in greco Θωμάς Ασάνης Παλαιολόγος?; ... – 1523) fu un importante esule bizantino nel Regno di Napoli all'inizio del XVI secolo. Discendente di due dinastie imperiali, i Paleologi di Bisanzio e gli Asen di Bulgaria, Tommaso Asen Paleologo fu attivo nelle lotte anti-ottomane della Grecia. Prima del 1506 si stabilì in Italia e fu il donatore per la costruzione di una chiesa ortodossa orientale a Napoli. BiografiaUna bolla di Papa Paolo III del 1544 lo definisce "ex re di Corinto in Morea" e "signore di Corinto". Pertanto, lo storico bulgaro Ivan Bozhilov ritiene molto probabile che fosse un nipote di Matteo Paleologo Asen, cognato del despota di Morea Demetrio Paleologo (r. 1436-1460). Matteo Asen fu signore di Corinto e governatore di Acrocorinto dal 1454 al 1458, quando la fortezza fu conquistata dagli Ottomani.[1] Tommaso Asen Paleologo organizzò una ribellione anti-ottomana in Grecia in un momento e luogo sconosciuti. Il fallimento della ribellione fu probabilmente il motivo concreto per reinsediarsi in Italia, e nel 1506 risiedeva in Calabria. Lì era economicamente attivo e aveva ricevuto privilegi dal re di Napoli, Ferdinando III.[2] A Napoli, Tommaso Asen Paleologo fu il principale donatore (ktetor) per la costruzione della prima chiesa ortodossa orientale della città, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo dei Greci. La chiesa, comunemente chiamata "cappella Paleologa", era un importante centro della comunità degli esuli bizantini a Napoli.[2] La chiesa si trova su un'altura del quartiere di San Giuseppe ed è l'unica superstite dell'antico "Vicolo dei Greci" del quartiere. Costruita nel 1518 e più volte ricostruita, è una delle più antiche chiese della diaspora bizantina in Occidente dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453.[3][4] La data di morte di Tommaso Asen Paleologo non è chiara, anche se una fonte riporta il 1523. Ci sono indicazioni che non ebbe figli, poiché i diritti sulla chiesa furono ereditati dalla nipote Maria Asanina Paleologa (in bulgaro Мария Асенина Палеологина?),[2] figlia del fratello Giorgio Asen (Георги Асен), moglie di Rali (Raul), madre di Pietro Rali (? -1558, Napoli) e nonna della nobildonna napoletana Vittoria Rali Asen (Виктория Ралина Асенина).[5] Note
Bibliografia
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